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31/12/11

Una lavastoviglie ecosostenibile, l'esempio di Rex Electrolux:


Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’utilizzo della lavastoviglieè guardato con favore da chi ha a cuore l’ambiente: infatti, se da un lato si tratta di un elettrodomestico che assorbe una discreta quantità di energia, dall’altro esso consente un notevole risparmio di acqua rispetto alla classica rigovernatura con spugna e detersivo. Ovviamente, è opportuna qualche raccomandazione sul suo utilizzo: per esempio, lalavastoviglie dovrebbe sempre essere usata a pieno carico, nelle fasce fasce notturne e nei giorni festivi (ovvero sfruttando le tariffe biorarie) e con i cicli economici. Inoltre, è essenziale scegliere modelli di lavastoviglie di classe energetica alta, concepiti per consumare meno (riducendo notevolmente le emissioni di CO2), pur fornendo eccellenti prestazioni.
Un buon esempio di ottimizzazione delle prestazioni e dei consumi è costituito dalla nuova generazione di lavastoviglie RealLife prodotte da Electrolux Rex, al momento l’unica azienda di elettrodomestici del mondo annoverata nel Dow Jones Sustainability World Index. Il modello in questione è stato lanciato in varie versioni, tutte come minimo in classe A+ di efficienza energetica, con alcuni modelli di punta addirittura in classe A++.
Il risparmio energetico di questa lavastoviglie è dovuto alla presenza della tecnologia brevettata Energy Smart grazie alla quale diventa notevole il risparmio sui consumi. La macchina imposta infatti in maniera automatica il ciclo e la temperatura più adatti alla quantità di stoviglie caricate nei due cesti e al loro grado di sporco. La prima può variare tra i 45 e i 70° C; in base al secondo parametro cambiano invece la durata e il numero di fasi del programma. Nel caso in cui il numero delle stoviglie sia limitato e lo sporco leggero, diminuisce la durata delle fasi di prelavaggio/lavaggio/risciacquo, con notevole riduzione del consumo idrico e temperature più basse. Consumi che salgono leggermente invece quando la lavastoviglie è praticamente piena e lo sporco delle stoviglie è intenso.
Oltre alla presenza di altri programmi per il risparmio (rapido 30 minuti e rapido 1 ora), segnaliamo anche il Programma Eco, il ciclo più ecologico tra tutti, perché concepito per l’utilizzo di detersivi a base di enzimi a ridotto impatto ambientale.

Come riciclare copertoni e camere d'aria di bici:


riciclo_pneumatici_bici
Il copertone della nostra bicicletta in qualche modo può essere paragonato a una lampadina ad incandescenza: un oggetto semplice e nel contempo geniale, innovativo a tal punto che quando fu creato, non esistevano ancora mezzi su cui applicarlo.  Per molti anni questi prodotti non hanno conosciuto innovazione probabilmente perché conservano ancora caratteristiche di grande economicità produttiva ed un’elevata profittabilità.
Oggi fortunatamente stiamo assistendo ad alcuni cambiamenti significativi: le lampade ad incandescenza sono state messe al bando dalla UE e sono stati di recente presentati i primi pneumatici biologici, interamente realizzati con fonti rinnovabili. Questa è certamente una grande notizia se consideriamo che lo smaltimento degli pneumatici usati rappresenta un grosso problema per la salute del pianeta.
E allora perché non trasformare la nostra passione per la bicicletta in qualcosa di più?Perché non riciclare creativamente copertoni e camere d’aria usati?
Ecco cosa possiamo fare con questi materiali di scarto dopo averli lavati accuratamente.
1. Bande elastiche per estensioni
 Fissate saldamente al muro o su un pannello di legno una camera d’aria o delle strisce e poi divertitevi allungandole in tutte le direzioni. Ecco il vostro attrezzo per le estensioni rigorosamente riciclato e low budget.
2. Palestra all’aria aperta
Con due copertoni ed un albero del nostro giardino possiamo tranquillamente realizzare i nostri anelli per fare ginnastica. Basterà porre i copertoni sul ramo, assicurandoci che siano ben saldi, e afferrare entrambe le estremità per iniziare gli esercizi.
3. Giocattolo per fido
Prendiamo una camera d’aria e tagliamone un pezzo di circa 50 cm. Realizziamo alle estremità alcuni nodi in modo da formare una specie di palla che il cane potrà mordere e tirare e che noi useremo come manico. Non ci resta che cimentarci in questo avvincente tira e molla.
portafogli
Bracciali, cinture, borse, portafogli e molti altri accessori eco-fashion. Tutto quello che vi serve, sono alcuni copertoni, delle camere d’aria, delle forbici, del mastice e potrete esprimere tutta la vostra creatività. Guardate quello che ha realizzato la stilista Doreen Westphal con questi materiali oppure questi bellissimi gioielli 
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5. Abbigliamento impermeabile

Una stilista olandese ha ideato un'intera linea di abbigliamento moda utilizzando le camere d’aria delle biciclette, dimostrando che con questi materiali è possibile realizzare moltissime cose, dalle gonne ai costumi da bagno.
6. Sottobicchieri
Potete divertirvi a tagliare nelle forme che preferite pezzi di camera d’aria con la quale realizzerete degli originali quanto bizzarri sottobicchieri. Tenete una scorta in un cassetto da utilizzare per un cocktail con gli amici.
7. Paraspifferi
Riciclando le veccie camere d’aria potremo realizzare in modo economico e veloce degli ottimi paraspifferi da porre ai piedi delle porte. Tagliamo un pezzo di camera d’aria che sia un po’ più lungo della larghezza della porta: riempiamolo di sabbia, sigilliamo le estremità e voilà, il gioco è fatto.
8. Elastici
Questi piccoli quanto utili accessori quando servono non si trovano mai. Allora perché non realizzarne alcuni con le vostre mani? Basterà tagliare trasversalmente delle strisce da una camera d’aria per ottenere degli elastici robusti di dimensioni standard. Se invece tagliamo nel senso della lunghezza, otterremo degli elastici giganti.
9. Protezione per catene e funi
Possiamo utilizzare le camere d’aria per rivestire catene in metallo o funi impedendo così danneggiamenti accidentali.
10. Protezione per portabici posteriore
Se utilizzate sulla vostra autovettura un portabici posteriore, potete usare le camere d’aria per rivestire le cinghie di fissaggio in modo da evitare possibili abrasioni da sfregamento sulla vernice del portellone e del tettuccio.
11. Manici antiscivolo per utensili da giardino 
Dopo aver lavato accuratamente un copertone, tagliamone un pezzo della stessa lunghezza del manico del nostro utensile da giardinaggio preferito. Fissiamolo sopra ed otterremo così una superficie antiscivolo che ci consentirà di avere una maggiore presa dell’utensile.
12. Presine
Dopo aver lavato accuratamente un pezzo di camera d’aria, ritagliatene dei quadrati o dei cerchi e otterrete delle super presine che vi saranno utilissime quando sarete impegnati con uno di quei rognosissimi vasetti che non si aprono. Grazie alla presina avrete maggiore “grip” sul tappo evitando così di slogarvi come al solito la spalla.
13. Spruzzatore pazzo
Tagliamo un lungo pezzo di camera d’aria e sigilliamo accuratamente una delle due estremità. Pratichiamo dei fori in modo del tutto casuale lungo i lati e la parte superiore e fissiamo l’estremità aperta ad un tubo da giardinaggio con l’aiuto di una fascetta. Ora non ci resta che porre il tubo in giardino ed aprire l’acqua per vedere in azione il nostro spruzzatore pazzo.
14. Personalizzare una sedia
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Se volete personalizzare o rinnovare la vostra sedia o poltrona preferita, non vi resta che applicare delle camere d’aria o dei pezzi più piccoli sulla seduta o sui braccioli. Sperando che possiate trarne ispirazione date un’occhiata a queste.
15. Ditale
Utilizzare un piccolo pezzo di camera d’aria sopra al vostro dito indice o medio vi permetterà di proteggere le dita pur mantenendo la piena mobilità durante le operazioni di cucito.
16. Lacci di ricambio
Tagliate una camera d’aria in lunghe strisce sottili. Otterrete così dei lacci di ricambio per le vostre scarpe.
17. Libreria 
libreria
ragazzi del SystemDesign Studio hanno pensato di sfruttare la tensione creata dai tubi allungati per tenere i libri e altri oggetti esattamente come se fosse una libreria. Bastano alcuni tubi perforati, pneumatici di bicicletta della stessa lunghezza e un paio di ganci per fissarli alla parete. 
18. Ricondizionarli
Se pensate che il copertone della vostra bici possa dare ancora molto non vi resta che riparalo con cura: ricondizionandolo potrete usarlo per altre divertenti pedalate.
Prima di buttare via un oggetto prendiamoci qualche minuto per pensare se non possa avere una seconda vita e possa essere riutilizzato in modo nuovo e creativo.
Riciclate gente, riciclate!

10 motivi per essere VEGAN nel nuovo anno:


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Superati i postumi del Natale, si avvicina il momento di festeggiare l'arrivo di un nuovo anno, che è, come sempre, motivo di riflessione su cosa cambiare rispetto a quello appena trascorso, facendo delle promesse a sé stessi per migliorare un aspetto della propria vita. Per la maggior parte delle persone, i buoni propositi e gli obiettivi del nuovo anno sono lo stare in salute, il perdere peso, il mangiare meglio, l’eliminazione definitiva delle cattive abitudini, o, magari, l’iniziare a fare di più per rendere il mondo un posto migliore. Bene, è possibile raggiungere tutti questi obiettivi insieme scegliendo di passare a una dieta vegana. È quello che sostiene la Peta, che fornisce un elenco delle 10 buone ragioni per cominciare a eliminare dalla propria dieta i prodotti di origine animale, per “pesare” di meno sugli altri essere viventi, sull’ambiente e sul mondo. E per rendere il 2012 un anno più "verde", all'insegna del vivere sostenibile.

1. Dimagrire ed essere energici

Se il vostro primo obiettivo da raggiungere nel 2012 è quello di dimagrire, sappiate che i vegani pesano in media 20 chili in meno rispetto ai carnivori. E, a differenza di altre diete non salutari, che lasciano una sensazione di stanchezza e espongono al rischio dell’effetto yo-yo, diventare vegani è il modo migliore per eliminare il grasso in eccesso per sempre, ma sempre sentendosi nel pieno delle proprie energie.
2. Aiutare gli animali
Ogni vegano risparmia a più di 100 animali ogni anno orribili abusi. Scegliere di diventare vegani, eliminando dalla propria dieta carne, uova e latticini è il modo più semplice di aiutare gli animali. Latte, uova e anche miele, infatti, non si possono materialmente ottenere senza uccidere innocenti esseri viventi.

3. Essere più sani

La dieta vegana è una manna dal cielo per la vostra salute: secondo l'American Dietetic Association, i vegani hanno meno probabilità di sviluppare malattie cardiache, cancro, diabete e pressione alta, che sono le più comuni patologie tra i carnivori. I vegani assumono tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per essere sani e in forma (per esempio, proteine ​​vegetali, fibre, minerali), ma eliminando tutte gli effetti negativi della carne, dal colesterolo ai grassi animali saturi.

4. Mangiare cibi deliziosi

Se siete preoccupati di dover rinunciare a un hamburger o a un gelato, smettete di farlo: le alternative vegane sono sempre maggiori e davvero deliziose. Sono anche più sane e non fanno del male a nessun animale.
5. La carne è sporca
Disgustoso ma vero: la carne è spesso contaminata da feci, sangue e altri fluidi corporei, che rendono i prodotti animali la principale fonte d'intossicazione alimentare. Gli scienziati del Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health hanno analizzato i polli venduti in un supermercato, scoprendo che il 96% era contaminato dal batterio Gram negativo Campylobacter, che causa intossicazione alimentare, con diarrea, crampi, dolore addominale e febbre.
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6. Aiutare a nutrire il mondo

Mangiare carne non fa male solo agli animali, ma anche alle persone. Il 60% di tutti i raccolti del Nord America e dell’Europa è destinato agli allevamenti. Per fare un esempio, il pollame nutrito con una dieta bilanciata e in perfette condizioni climatiche ha bisogno come minimo di 2,2 kg di cibo per ottenere 1 Kg di peso. Ma solo il 55% del peso di un pollo è commestibile. Perciò, ci vogliono 4 Kg di cibo per ricavarne 1 Kg di pollo. Tutto questo cibo vegetale potrebbe essere usato molto più efficientemente se fosse coltivato direttamente per le persone.

7. Salvare il Pianeta

Mangiare carne è una delle peggiori cose che si possono fare per la Terra. E 'uno spreco che provoca enormi quantità di inquinamento. L'industria della carne è una delle principali cause del cambiamento climatico. L'adozione di una dieta vegana è molto più importante dello scegliere, ad esempio, una vettura sostenibile nella lotta contro il cambiamento climatico.

8. Seguire le star

La lista delle stelle che evitano di mangiare la carne animale continua ad allungarsi: Moby, Paul McCartnay, Prince, Julia "Butterfly" Hill, Tobey Maguire, Joaquin Phoenix, Natalie Portman, Tobey McGuire, Shania Twain, Alicia Silverstone, Anthony Kiedis, Casey Affleck, Kristen Bell, Joss Stone, Anne Hathaway e Carrie Underwood sono solo alcuni dei vegani e dei vegetariani famosi.

9. Sembrare sexy ed essere sexy

I vegani tendono ad essere più  magri dei carnivori e hanno più energia, il che è perfetto per i “giochi vivaci” con la vostra persona speciale. Essere vegani aiuta a risplendere dall'interno verso l'esterno ed è un requisito fondamentale per essere veramente attraenti.

10. I maiali sono più intelligenti del vostro cane

La maggior parte delle persone ha ben poca dimestichezza con maiali, polli, pesci e mucche. Ma adora cani e gatti, senza sapere che anche gli animali utilizzati per scopi alimentari sono altrettanto intelligenti e in grado di soffrire come gli animali che fanno parte delle nostre famiglie.
Insomma, queste sono le ragioni per cui, secondo la Peta, bisogna diventare vegani. Ma farlo seriamente è una vera e propria sfida, che necessita di metodo, pazienza e tanta, tanta motivazione, perché se non si decide davvero di seguire questa strada, si troveranno mille difficoltà durante il cammino. Insomma, se ancora non ve la sentite di diventare vegani da un momento all’altro, potreste cominciare escludendo carne e pesce, diminuendone pian piano il consumo fino ad arrivare a zero. Per poi passare, con il tempo, a eliminare anche il latte e le uova.

Sacchetti biodegradabili, vince la lobby della plastica: scomparse le nuove norme promesse da Clini dal decreto Milleproroghe


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Ci avevano fatto trascorrere un Natale tranquillo annunciando nuove norme e nuove sanzionicontro le shopper non biodegradabili. Ci eravamo illusi di aver detto definitivamente addio alle antipatiche buste di plastica inquinanti, ma la fine dell'anno 2011 si chiuderà con una nuova batosta su questo fronte, gentilmente rifilataci dal nuovo governo.
Dalle pagine del decreto milleproroghe, pare sia misteriosamente sparito il divieto di produzione di shopper non biodegradabili e la sua sostituzione con i sacchetti ecologici tanto sbandierata dai ministri Clini e Passera. E forse non ce ne saremmo nemmeno accorti se Legambiente non avesse denunciato l'accaduto.
Secondo gli ambientalisti, le nuove disposizioni in materia di shopper arreccheranno nuovi danni all'ambiente oltre all'immagine dell'Italia, che per una volta aveva fatto da apripista, quadagnandosi un lodevole primato, quello dell'abbandono degli shopper non biodegradabili: “E’ grave e anche dannoso aver cancellato quell’articolo, non solo per l’ambiente ma anche per l’immagine stessa dell’Italia. La messa al bando dei sacchetti di plastica è un primato che ci ha fatto riconoscere come uno dei Paesi più all’avanguardia, pioniere di un modello guardato con ammirazione in tutto il mondo e che così rischia di essere seriamente compromesso”. È il commento duro del vicepresidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.
Anche perché sembrava cosa certa, con tanto di comunicati stampa da parte dei rispettivi ministeri che lodavano l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, che lo scorso 23 dicembre aveva dato il via libera alla proposta del Ministro dell'ambiente Corrado Clini e del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera alle nuove disposizione che consentono la commercializzazione dei soli sacchetti conformi alla normativa europea sulla biodegradabilità e di quelli effettivamente riutilizzabili nel tempo, sancendo definitivamente la fine delle buste di plastica inquinanti.
A lungo, nel corso del 2011 si è discusso sulla natura e sul grado di eco-sostenibilità dei sacchetti di plastica prodotti con l'additivo chimico ECM, e fatti passare per biodegradabili quando invece non lo erano. E a sparire dal milleproroghe è stato proprio l’articolo che stabiliva i corretti parametri di biodegradabilità nell’ambiente e compostabilità degli shopper secondo la norma europea EN13432, approvato il 23 dicembre.
Quella norma – ha aggiunto Ciafani – è fondamentale per fare chiarezza nel mercato della piccola e media distribuzione, che è già stato invaso da sacchetti di plastica con additivi chimici che non possiedono le corrette caratteristiche di biodegradabilità e soprattutto è utile a evitare scappatoie da parte di alcuni produttori che evidentemente si sono già attivati".
A vincere, tanto per cambiare, sono state le lobby che hanno prevalso sull'interesse dellacollettività. Continua il vicepresidente di Legambiente: "Per questo se fosse confermata la sua cancellazione in modo così subdolo, addirittura dopo l’annuncio del governo, sarebbe un chiaro tentativo di salvaguardare i profitti di alcune lobby a scapito dell’interesse generale, dei cittadini, dell’ambiente e dell’economia italiana. Ci auguriamo quindi che il Governo e il Parlamento rimedino al più presto a questo evidente tentativo di sabotaggio di un ottima norma che privata di determinati parametri rischia di perdere la sua efficacia”.
"Non possiamo che augurarci che il Governo rimedi in breve tempo a questo grave infortunio.” - commentano con un comunicato senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta - Ministri di peso come Clini e Passera avevano annunciato il provvedimento, indicandolo giustamente come una misura molto importante per accelerare il percorso gia' in atto per orientare i consumatori verso prodotti ambientalmente sostenibili, e dare impulso allo sviluppo della green economy, settore trainante della crescita. Evidentemente l'azione di lobby e una qualche complicità all'interno della stessa compagine governativa hanno giocato un tiro mancino alla tutela dell'ambiente, all'industria più innovativa e sostenibile.”
E’ necessario un intervento urgente che ripristini la norma nel testo che verrà firmato dal Presidente Napolitano nelle prossime ore, altrimenti sarebbe questo un episodio ancora più grave delle mancate liberalizzazioni del primo provvedimento Monti, che dimostrerebbe un’incapacità del Governo di resistere alle pressioni di chi vuole che nulla cambi. E d’altra parte l’ennesima conferma che deve essere posto un freno alla pessima , dal punto di vista istituzionale, abitudine , invalsa ormai da qualche tempo, per cui passano giorni dall’annuncio delle scelte del Consiglio dei ministri all’effettiva pubblicazione del provvedimento. Giorni usati dalle lobby per spingere “manine” ad operare tagli e modifiche incontrollate”- concludono I senatori ecodem.
L'anno era partito bene, con la notizia della messa al bando degli shopper inquinanti voluta dall'ex Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, ma è finito male.
Cosa ci attenderà per il 2012?