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07/02/12

Eco-design, mobili riciclati dalle assi del parquet:


mobili riciclati parquet
Mobili riciclati che non hanno nulla da invidiare a tavoli e sedie realizzati con legno di prima mano. A realizzarli, rigorosamente a mano, il Rocker Lane Workshop, laboratorio artigiano irlandese situato nella contea di North Tipperary, lungo le rive del fiume Suir.
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Queste creazioni sono frutto del lavoro di Michael Heffernan, falegname da 45 anni, e della creatività di Seán Fogarty, giovane architetto specializzato in design sostenibile. Un connubio tra tradizione ed innovazione che è riuscito a dare una seconda vita ai vecchi pavimenti in legno, creando pezzi unici. Sedie, tavoli e comodini sono infatti realizzati con vecchie assi diparquet di acero, lavorati senza utilizzare materiali tossici. Di seguito alcune delle loro creazioni.
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Via - Foto | Rocker Lane Workshop

EnergizAir, le previsioni meteo delle rinnovabili:


meteo rinnovabili
Conoscere le previsioni meteo finalizzate alla produzione di energie rinnovabili. È possibile grazie ad un nuovo portale, www.meteorinnovabili.it, aperto in Italia nell’ambito di un progetto europeo di più ampio respiro, EnergizAir, finanziato dal bando Intelligent Energy Europe del 2008.
In Italia sono disponibili le previsioni dell’energia rinnovabile che si può produrre da solare termico e da solare fotovoltaico, mentre in altri Paesi d’Europa che hanno aderito al progetto, tra cui Francia e Slovenia, sono disponibili anche i dati per la produzione da eolico.
Il monitoraggio in Italia è diviso in quattro macro-aree geografiche, con la rilevazione fornita dalle centraline dislocate in città del Nord, del Centro, del Sud Italia e nelle isole, esattamente a Milano, Livorno, Roma e Palermo.
Da questi bollettini in pratica possiamo sapere, in percentuale, quanta energia potranno produrre i nostri impianti fotovoltaici, piuttosto che quanta acqua calda avremo assicurata daipannelli termici.
Via | Il Tempo

Riciclo plastica: scoperto un fungo che si nutre di poliuretano,


funghi_plasticaDurante un escursione nella foresta amazzonica, alcuni studenti di Yale hanno individuato una particolare specie di funghi capace di nutrirsi esclusivamente di poliuretano. La scoperta potrebbe rivelarsi un rimedio efficace contro l’inquinamento e permettere losmaltimento biodegradabile dei rifiuti umani.
Funghi velenosi, funghi della pelle, funghi porcini, funghi allucinogeni e funghi mangia plastica! Ebbene si, tra le tante specie di funghi annoverate nel sapere enciclopedico dell’uomo ora andrà ad aggiungersi anche il Pestalotiopsis microsporaun microrganismo appartenente alla famiglia dei miceti capace di degradare i polimeri di poliuretano (PU).
A rivelarlo è uno studio condotto dagli studenti dell’Università di Yale durante una consueta escursione per studiare i microrganismi delle piante nella foresta Amazzonica, luogo in cui son presenti le più folti varietà di specie al mondo. Il gruppo, capitanato dal docente di biochimica molecolare prof. Scott Strobel, ha scoperto una decina di esemplari di funghi speciali tra cui la Pestalotiopsis microspor, capace di rompere i legami chimici forti della plastica grazie ad un enzima denominato serina idrolasi. Inoltre, nel corso delle ricerche, il mangiatore di poliuretano si è dimostrato in grado di sopravvivere sia in ambiente aerobico che anaerobico nutrendosi di sola plastica, quindi in contesti privi di ossigeno come quelli dei compattatori.
Giocattoli, bottiglie, filati, utensili e materiali edili sono tutti oggetti costruiti in poliuretano, un materiale economico e versatile per le proprietà gommose, ma dannoso per l’ambiente perché non biodegradabile e riciclabile solo attraverso meccanismi complessi.
La ricerca pubblicata dalla rivista Aem (Applied and environmental microbiology) ha così spalancato le porte ad unnuovo modo di intendere lo smaltimenti dei rifiuti da plastica che potrebbe essere quello di degradare in maniera biologica uno dei principali materiali presenti in discarica. La plastica da poliuretano diventerebbe in tal modo una sostanza biodegradabile a tutti gli effetti, assimilabile in maniera del tutto naturale dall’ecosistema.
 “Il fungo – si legge nell’articolo - è una fonte promettente di biodiversità da osservare per le importanti proprietà metaboliche, utili al biorisanamento. Nel futuro, i nostri smaltitori di rifiuti potrebbero essere semplicemente campi di funghi voraci”. Le possibilità di impiego che si possono immaginare sono innumerevoli, resta da capire quali saranno i risvolti futuri dal punto di vista commerciale.

Agroalimentare: nel 2011 persi oltre 5 mld di euro per svendita marchi Made in Italy


biologico_oliveSempre più marchi storici della filiera agricola Made in Italy vengono svenduti ai colossi stranieri. Ad annunciarlo è la Coldiretti che, in un comunicato stampa, spiega come solo nel 2011 il nostro Paese abbia perso oltre 5 mld di euro di fatturato per la cessione di prodotti tradizionali.
"Nello spazio di dodici mesi sono stati ceduti all'estero tre pezzi importanti del Made in Italy alimentare che sta diventando un appetibile terra di conquista per gli stranieri” ha denunciato il presidente di Coldiretti Sergio Marini che, in occasione dell’inaugurazione di Fieragricola 2012, lancia un  chiaro segnale alle istituzioni governative per l’attuazione di misure volte alla tutela dei marchi nazionali e alla valorizzazione della filiera agricola dei prodotti 100% tricolori.
Si e' iniziato con l'importare materie prime dall'estero per produrre prodotti tricolori. Poi si e' passati ad acquisire direttamente marchi storici e il prossimo passo rischia di essere la chiusura degli stabilimenti italiani per trasferirli all'estero. Un processo – continua Marini - favorito dalla crisi di fronte al quale occorre accelerare nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana che veda direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi".