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06/11/11

Pure le energia rinnovabili sono a iMPATTO ZERO®


Anter, l'Associazione Nazionale per la Tutela delle Energie Rinnovabili, aderisce al progetto Impatto Zero® di LifeGate e riduce l'impatto ambientale del grande evento di Roma.

In occasione del festival "L'energia dell'Italia", in programma il 5 novembre al Palalottomatica di Roma, Anter ha aderito al progetto Impatto Zero®. Grazie all'accordo con LifeGate le oltre trenta tonnellate di CO2 generate dalla realizzazione del festival saranno ridotte e compensate partecipando alla creazione e tutela di un'area boschiva in crescita. Il contributo di Anter riguarda la creazione di 9.000 nuovi metri quadrati di foresta in Costa Rica.
 
Anter, associazione nata nel 2009, ha finora coinvolto quasi 100.000 persone con l'obiettivo di contribuire a tutelare e diffondere le energie rinnovabili e aiutare il paese a sviluppare il potenziale in questo settore.
 
È questo lo scopo dell'evento "L'energia dell'Italia", il primo festival interattivo sulla crescita personale e lo sviluppo energetico. Il festival darà spazio alle storie di persone e aziende impegnate nella valorizzazione e nella costante crescita delle energie pulite.

LifeGate è stata selezionata come una delle nuove energie dell'Italia e sarà rappresentata al festival da Simone Molteni, direttore scientifico e responsabile del progetto Impatto Zero®. L'ingegner Molteni interverrà come oratore e spiegherà la filosofia del progetto e il ruolo di LifeGate come fornitore di energia elettrica rinnovabile con il progetto LifeGate Energy.

I numeri dei partecipanti previsti sono importanti: si aspettano oltre 5.000 persone. Ennesima conferma che energie alternative e sviluppo sostenibile non sono più temi elitari per una nicchia di specialisti ma possono coinvolgere il grande pubblico.
 
Antonio Rainone, Presidente di Anter, sottolinea l'importanza del festival: "L’Energia dell’Italia sarà l’occasione per raccontare e dar voce all’Italia migliore, alle persone che non si arrendono alla crisi e la trasformano in un’opportunità di crescita e cambiamento. Un evento dedicato a chi non si arrende ed è ancora capace di immaginare il futuro e dare concretezza ai sogni di una persona e di un paese."
Più informazioni: anter.info & impattozero.it

Nest, il termostato intelligente:



gli stessi inventori dell’iPod, il rivoluzionario lettore mp3 della Apple, ad avere progettato e realizzato unnuovo oggetto di raffinata bellezza, cool e, al tempo stesso, futuristico ed intelligente: il termostato Nest, capace di studiare le abitudini degli abitanti della casa al fine di assicurare un raffreddamento o un condizionamento dei locali dell’abitazione davvero efficiente.
Chissà se sarebbe piaciuto anche a Steve Jobs, notorio perfezionista, che per scegliere i mobili della propria casa ci metteva addirittura anni, non trovando mai la soluzione che lo soddisfacesse totalmente.
Semplice e funzionale, ecco il design che Tony Fadell e il suo team hanno studiato per Nest: un disco con una ghiera e un unico pulsante. Impossibile non pensare ad uno strumento altrettanto intuitivo. Nel breve volgere di una settimana, Nest è in grado di apprendere quali sono le preferenze dell’utente, calcolare i consumi della casa e, alla fine, predisporre orari di accensione e di spegnimento, con il risultato di conciliare una temperatura ottimale con costi ridotti.
Per farlo, è sufficiente rispondere a poche e semplici domande, come indicare la temperatura da impostare quando è notte o quando la casa è vuota. A quel punto, a partire dall’ottavo giorno dall’installazione, Nest programmerà in totale autonomia la temperatura dell’abitazione.
Nest, il termostato intelligente
Non solo: Nest è sempre a conoscenza  dell’alternanza di giorno e notte, nonché della presenza o meno di persone all’interno della casa, ma può anche riconoscere, in base alle modifiche manuali fatte sulla ghiera del termostato, le abitudini degli abitanti.
Sulla base di queste informazioni, Nest imposta la propria programmazione futura e gestisce la temperatura della casa. Se poi si intende influenzare il settaggio di Nest, sarà necessario effettuare le modifiche almeno per due giorni consecutivi.
Tutto è finalizzato al raggiungimento del massimo risparmio energetico possibile: nell’economia domestica, un solo grado di differenza, in più o in meno, influenza i consumi totali, in percentuale variabile, fino al 5%.
Tramite una connessione Wi-Fi, Nest può scaricare gli aggiornamenti software e ricevere le previsioni del tempo: in questo modo saprà sempre quale è la temperatura esterna prevista e, di conseguenza, potrà regolare il suo comportamento.
Inoltre, Nest comunica con smartphone e pc: ciò consente di controllarlo a distanza, impostando a piacere, da qualsiasi angolo della terra, il riscaldamento o il condizionamento degli ambienti domestici. Attraverso un computer è infine possibile conoscere lo stato dei consumi e avere un profilo aggiornato circa le spese in corso.
Da questo mese, Nest sarà disponibile sul mercato americano al prezzo di 249 dollari: ancora non si hanno informazioni precise circa la sua commercializzazione in altri Paesi ma possiamo stare certi che, presto o tardi, sbarcherà anche in Europa e in Italia.

La Germania prosegue con l'investimento sulle rotaie:


Stando a uno studio britannico commissionato dalla Low Carbon Vehicle Partnership (Lcvp), i costi legati all’acquisto e alla manutenzione di un’auto elettrica si prospettano molto più elevati rispetto a quelli per un’auto a diesel o a benzina. Arrivando a costi perfino doppi rispetto a queste ultime. Una disparità che pare si protrarrà almeno fino al 2030.
A fronte di ciò, è allora preferibile investire su un mezzo di trasporto tradizionale, ossia il treno, facendo sì che esso funzioni sempre più con energia pulita. Ne è un esempio la Germania, dove la compagnia ferroviaria nazionale Deutsche Bahn ha annunciato che nei prossimi 3 anni muoverà le sue macchine utilizzando il 28% di energia pulita rispetto all’attuale 19,8%. Per arrivare nel 2050 ad un approvvigionamento elusivamente basato sulle energie rinnovabili.
In realtà nella Repubblica Federale ci sono già delle tratte ferroviarie completamente alimentate con energia rinnovabile, come ad esempio la linea locale di Amburgo. Ma è l’anno 2014 il termine entro il quale si prevede che anche un terzo dei treni a lunga distanza sarà mosso solamente da energia verde.
A tal fine, fondamentali sono alcune partnership intraprese da DB, come quella con la Rwe, compagnia elettrica con sede ad Essen. Le due hanno firmato un contratto da 1.3 miliardi di euro per la fornitura, nei prossimi 15 anni, di ben 900 milioni di chilowattora all’anno tutti prodotti da fonti idroelettriche. Ma anche con energia “auto-prodotta”, visto che si stanno installando impianti fotovoltaici sui tetti di quasi seimila stazioni ferroviarie tedesche.
Dunque, in attesa che le auto elettriche diventino accessibili alla massa, è giusto rendere quanto meno inquinanti possibili i mezzi di trasporto pubblico. Un settore che, bisogna dirlo, sta facendo un po’ in tutti i Paesi occidentali grandi passi in avanti in questo senso.