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12/01/12

Eolico, EGP realizzerà un parco eolico da 99 MW in Cile:

egp_eolico_250x166Sulla base dell’accordo tra il ministero dei Beni Nazionali e quello dell’Energia, volto a promuovere la diversificazione energetica in Cile,Enel Green Power, attraverso la sua controllata Enel Chile, ha preso parte alla gara per aggiudicarsi la concessione di terre pubbliche per lo sviluppo di un parco eolico. Enel Green Power ha ottenuto una concessione di circa 2.600 ettari, nel distretto di Taltal, situato nella regione di Antofagasta, 1.550 km a nord di Santiago.  
Il nuovo parco eolico – la cui realizzazione da parte di Enel Green Power è subordinata all’esito positivo degli studi di fattibilità ed impatto ambientale –sarà costituito da 33 turbine e avrà una capacità totale istallata di 99MW. L’impianto di Taltal sarà in grado di generare 329 milioni di kWh di energia pulita all’anno, evitando l’emissione in atmosfera di 217.000 tonnellate di CO2. L’energia prodotta sarà inoltre in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 170.000 famiglie cilene.
La concessione del parco eolico di Taltal è volta a consolidare la crescita della società nel paese attraverso un mix equilibrato di tecnologie di energia rinnovabile. Si tratta di un passo in avanti per soddisfare le crescenti esigenze di consumi del paese, attraverso il contributo del nostro portafoglio diversificato che comprende iniziative in ambito geotermico e solare” ha detto Cristian Herrera, Direttore generale di Enel Green Power in Cile.

Il parco eolico Taltal, una volta in funzione, sarà collegato alla rete di trasmissione SIC–Central Grid, attraverso la sottostazione Paposo, a circa 60 Km di distanza dall’impianto.

Wind lens: dal Giappone le turbine che renderanno più economico l'eolico rispetto al nucleare,


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Nuovi sviluppi in vista per l’eolico, il settore considerato il maggior rivale del nucleare nella produzione di energia a livello mondiale. Un’importante innovazione arriva direttamente dal Giappone, che dopo Fukushima sembra aver raddoppiato il proprio impegno nello sviluppo di nuove tecnologie destinate ad un migliore sfruttamento delle energie rinnovabili, in termini sia pratici che economici. Sono stati infatti messi a punto dei nuovi prototipi di turbine eoliche in grado di produrre, nello stesso arco temporale, il triplo dell’energia rispetto ai modelli comunemente in uso.
Ciò è stato reso possibile dai ricercatori della Kyushu University grazie alla messa a punto di speciali lenti eoliche in grado di incanalare al meglio la forza del vento in moda che essa raggiunga le turbine produttrici di energia al massimo livello di potenza possibile. Sono al momento in corso gli studi necessari a fare in modo che il progetto denominato “Wind Lens”possa essere applicato sia all’eolico off-shore che all’eolico a terra. Il nuovo sistema permetterebbe di sfruttare il vento anche nei momenti in cui esso è presente con minore forza, grazie all’ausilio delle speciali lenti eoliche di cui sopra.
Se i risultati della fase di sperimentazione proseguiranno ad essere convincenti, si prospetterà la possibilità di avere a disposizione una nuova risorsa tecnologica in grado di portare ad una rapido incremento del ricorso all’eolico, in particolare da parte di Paesi come gli Stati Uniti, le cui caratteristiche territoriali appaiono particolarmente favorevoli allo sfruttamento dell’energia proveniente dal vento.
Secondo le stime di ICEA (International Clean Energy Analysis), gli Stati Uniti avrebbero a propria disposizione una superficie totale di 2,2 milioni di km quadrati da dedicare allo sfruttamento dell’energia eolica. E’ stato calcolato che, ricorrendo soltanto ad un quinto del presente potenziale, si potrebbe soddisfare un terzo del fabbisogno annuale di energia di tutti gli Stati Uniti, mediante l’utilizzo di pale eoliche convenzionali. A livello teorico, triplicando la potenza delle stesse grazie alle nuove lenti messe a punto in Giappone, si raggiungerebbe una copertura totale della richiesta energetica, naturalmente previa messa a punto di una rete di distribuzione mirata ed efficiente.
Se una totale conversione all’eolico fosse realmente possibile, porterebbe facilmente alla creazione di numerosi posti di lavoro per la realizzazione delle opere necessarie, con immediati benefici per l’economia statunitense. In un quadro utopico, lo sfruttamento di un energia gratuita e praticamente sempre disponibile ed illimitata come quella eolica andrebbe rapidamente ad apportare benefici a tutti quegli ambiti produttivi interessati alla possibilità di avere a disposizione risorse sempre più efficaci per la produzione di energia, si pensi ad esempio al settore delle auto elettriche.
Resta comunque un dato di fatto che una crescita più o meno rapida del ricorso a fonti rinnovabili, quali l’eolico ed il fotovoltaico, sarebbe completamente in linea con ciò che sta tuttora realmente avvenendo negli Stati Uniti, cioè un vero e proprio, quanto inatteso,superamento del nucleare da parte delle energie pulite verificatosi nel corso dell’anno appena trascorso.


Plantbook, il computer innovativo e ecologico:


Notebook e netbook di ultima generazione sono già superati: è Plantbook il computer del futuro?.
Questo prototipo, progettato da Seuggi Beak e Hyerim Kim, è un pc che coniuga perfettamente tecnologia ed ecologia: Plantbook, infatti, si “innaffia” per essere ricaricato e si arrotola come una canna di bambù….
Entrambi i display sono pieghevoli e avvolgibili e lo schermo inferiore di questo computer high-tech ne costituisce la tastiera.
L’aspetto altamente ‘green’ ed innovativo di Plantbook consiste nel fatto che non sia necessario ricaricarlo nel modo tradizionale: una volta chiuso, il pc assume una forma cilindrica e viene inserito all’interno di un bicchiere pieno d’acqua sotto il sole da cui grazie ad un fenomeno di elettrolisi ricava l’energia necessaria, liberando al contempo ossigeno.
Plant Book
Plant Book
Di certo è un prototipo davvero entusiasmante che potrebbe rendere più sostenibile il nostro ormai irrinunciabile consumo di energia elettrica per alimentare i computers.
Per il momento, tuttavia, non resta che attendere di scoprire se questo mirabile prototipo verrà portato  effettivamente in produzione e con quale prezzo  verrà commercializzato.

Londra: Chug, l’House Boat con serra ed orto galleggiante!


Ci troviamo nel cuore di Londra tra papere, oche e un’incredibile varietà di animali selvatici vicino all’acqua.
Sembra improbabile eppure è proprio ciò che si può trovare lungo i canali della City grazie alla diffusa tendenza del momento delle case galleggianti, un tempo habitat naturale dei figli dei fiori oggi stile di vita di molte persone in tutto il mondo.
Nel canale di Hackney sorge il regno denominato Chug, una comunità di navigatori che hanno scelto di vivere nel pieno della libertà e circondati dalla natura.
Nata nel 1983 come un’associazione di persone locali che promuoveva l’uso del canale per il trasporto delle materie prime e di combustibile su e giù per il paese, a vantaggio di tutti coloro che abitavano nella zona, oggi la comunità è dedita alla produzione di frutta e verdura variegata che va da spinaci, lattuga, rucola, ad erbe innumerevoli, cipolle, patate, melanzane, pomodori, fagioli, asparagi, carciofi e tutto quello che può servire per il sostentamento della comunità grazie all’utilizzo di una barca dedicata che con la sua area di “riparo” protegge anche la fauna selvatica della zona.
Gli animali sono parte integrante dell’ambiente: le anatre, i cormorani vengono trattati a tutti gli effetti come normali animali domestici. Chug è dotata anche di un parcheggio per biciclette che protegge le due ruote dalla pioggia.
Indubbiamente uno stile di vita “anticonformista” per gli amanti della vita all’aria aperta, a contatto con l’ambiente, per chi desidera cambiare stile di vita e per chi può permetterselo economicamente senza dimenticare che ci si trova comunque al centro di una metropoli come Londra.