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16/01/12

Novità hi-tech per il risparmio di energia dal salone CES 2012 di Las Vegas:


Secondo il sito americano TreeHugger, lo stand più green dell’importante salone per l’elettronica di consumo di Las Vegas (CES 2012) è quello di Energenie, un’azienda britannica specializzata nella produzione di articoli per il risparmioenergetico da abbinare a computer, monitor, scanner e stampanti, televisori, impianti di home-theatre ed elettrodomestici di ogni tipo.
Tre i prodotti particolarmente apprezzati dai visitatori: la presa elettrica controllata da GSM (la vedete nella foto in alto), in grado di monitorare qualsiasi device a essa collegato mediante un SMS da cellulare. In questo modo, inviando un messaggino si può chiedere al televisore di spegnersi. Lo stesso apparecchio può monitorare la temperatura del device a esso connesso. Per esempio, se vostra figlia dimentica di spegnere la piastra per stirare i capelli, esso è in grado di percepire la temperatura eccessiva e di spegnersi automaticamente. La sua terza funzione è quella più classica di timer, perfetto per accendere e spegnere un forno o una lampada al momento desiderato.
Un altro apparecchio interessante è una “presa a ciabatta” dove ognuna delle prese è azionabile o disattivabile separatamente a a distanza. In questo modo, sarà possibile ad esempio disattivare lo stereo in standby per impedire di succhiare energia inutile, ma non la lampada che illumina il salotto.
Infine, segnaliamo un oggetto apparentemente banale (nella foto qui sopra), ma che consente di produrre una minima quantità di rifiuti plastici: unacustodia universale per telefoni cellulari, costruita con un materiale plastico in grado di estendersi a piacere e di adattarsi a varie forme e modelli. In questo modo, anche quando il telefono sarà veramente obsoleto o guasto, la custodia continuerà a essere utilizzabile per il nuovo modello.
Come vedete, tre buone idee e tre validi spunti anche anche per i progettisti nostrani.

Cialde di legno, la novità per le biomasse:


Cialde di legno per produrre energia termica, senza alcun uso di prodotti chimici. E' una delle principali novità che sarà presentata il prossimo febbraio a Fieragricola 2012, nel salone Bioenergy Expo, il grande appuntamento dedicato alle energie da fonti rinnovabili in agricoltura.

Da semplici cialde, larghe 6-7 centimetri, in legno vergine essiccato e ricomposto, parte dunque la rivoluzione del mercato delle biomasse solide. La filiera completa, che porterà alla produzione di energia, sarà realizzata nei prossimi mesi dalla Rinnova Green Energy, in collaborazione con l'Uniconfort, società italiana leader nella costruzione di impianti termici, che seguirà la progettazione e la costruzione dei sitemi garantendone la massima efficienza.



Tra i vantaggi, la facilità di stoccaggio del prodotto e la possibilità di convogliare l'energia termica anche all'interno di mini-reti di teleriscaldamento, così da essere impiegata in aree pubbliche e private, come centri sportivi, comunità locali, condomini e sedi di pubbliche amministrazioni.

"Saranno quantificabili - ha commentato Angelo Scaravonati, presidente di Rinnova Green Energy - sia sul piano ambientale, perché si sostituiscono le fonti energetiche fossili tradizionali, che dal punto di vista economico: bolletta energetica più leggera e maggiore ricaduta di valore sul territorio".

Il costo? Al momento è ancora top secret, ma Scaravonati assicura che sarà “inferiore rispetto al pellet del quale può definirsi un «cugino», seppure destinato alla filiera interna e non al mercato, in quanto verrà utilizzato solo negli impianti che progetterà e svilupperà la società”.

5 rimedi alternativi per liberare lo scarico del WC:


pulizia_wc
Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di trovarvi faccia a faccia con il vostro WC a causa dello scarico lento, o peggio, completamente otturato. Prima di chiamare l’idraulico in preda alla disperazione o di ricorrere all’utilizzo di sostanze altamente inquinanti che promettono di sgorgare il vostro WC in un attimo, ma che non sono di certo un toccasana per il Pianeta,munitevi di pazienza e provate a mettere in pratica uno o più rimedi tra quelli che vi suggeriamo qui di seguito.
 1. Il metodo dell'attesa
 Gi ingorghi che si presentano più frequentemente nello scarico sono causati da accumuli di carta igienica in eccesso. Nel dubbio, prima di ricorrere a soluzioni drastiche e se si ha la possibilità di usufruire di una seconda toilet, il segreto perché lo scarico si liberi senza faticarisiede semplicemente nell’attendere alcune ore, ancora meglio se tutta la notte. Dopo aver azionato lo sciacquone ed esservi resi conto della presenza di un blocco nelle tubature, lasciate tutto così com’è fino alla mattina dopo. Se sarete fortunati, l’acqua e la forza di gravità eserciteranno la loro pressione, spingendo via l’intoppo.
2. Il metodo dell’acqua bollente
 Se non avete molto tempo per attendere che lo scarico si liberi da sé, provate a velocizzare il processo versando direttamente nel WC una pentola colma d’acqua bollente, dopo averlo liberato dall’acqua rimasta in superficie a causa dell’intoppo. La temperatura dovrebbe essere in grado di smuovere gli ingorghi meno complicati. Per facilitare l’operazione di sgorgo, aiutatevi con il classico spazzolino per WC, compiendo dei movimenti energici dall’alto verso il basso, che aiuteranno lo scarico a liberarsi.
3. Il metodo del bicarbonato
Se vi accorgete che lo scarico inizia ad essere un po’ lento, prevenite il peggioramento dell’ingorgo versando direttamente nel WC mezzo bicchiere di sale grosso, seguito da mezzo bicchiere di bicarbonato. Ricorrete quindi ancora una volta ad abbondante acqua bollente e tirate lo sciacquone nella speranza di essere intervenuti in tempo per liberare lo scarico del vostro WC praticamente senza fare fatica alcuna.
4. Il metodo dello sturalavandino
 Magari non ci avete mai pensato, ma utilizzare il classico sturalavandino potrebbe essere il modo ideale per far fronte al vostro ingorgo, soprattutto se vi rendete conto che si tratta di un blocco di scarsa entità. Afferrate il manico dello sturalavandino, avvicinate la ventosa al foro del WC ed esercitate la consueta pressione per qualche minuto. Dopo aver rilasciato la pressione, attendete qualche istante per verificare che l’acqua eventualmente accumulatasi in eccesso inizi a scorrere verso il basso ed infine tirate lo sciacquone in modo che l’ingorgo si smuova definitivamente.
5. Il metodo dello shampoo
Prima di pensare di essere costretti a ricorrere a sostanza chimiche ben peggiori, il cui utilizzo ci sentiamo davvero di sconsigliarvi, provate a fare affidamento sul vostro shampoo, dato che ne avrete certamente una confezione a portata di mano. In alternativa servitevi di sapone liquidodetersivo per i piatti, ricordandovi sempre di acquistare prodotti che siano il più possibilerispettosi per l’ambiente. Versate dunque un bicchiere del detergente prescelto nello scarico, dopo aver liberato il WC dall’eventuale acqua in eccesso, e lasciate che agisca per almeno mezzora. Non vi resta che incrociare le dita e tirare lo sciacquone.

il Pile inquina pesantemente le acque, vero?


Questo l’esito di una ricerca pubblicata sulla rivista Science, con l’obiettivo di quantificare e valutare la dispersione di componenti plastiche negli ambienti marini. Scienziati di 6 continenti hanno raccolto ed esaminato la sabbia di 18 differenti siti, più o meno “umanizzati”. E dalle analisi di laboratorio è emerso che l’80% delle componenti sintetiche proviene appunto da pile.
Ora, non esiste al momento la prova di quanto e come queste particelle siano dannose per l’ambiente marino. Tuttavia vien logico supporre che l’ingerimento di queste sostanze da parte dei pesci potrebbe contaminare l’intera catena alimentare, sino agli esseri umani. Non certo una buona notizia.
Per limitare i danni, gli scienziati puntano sugli strumenti preventivi, come il controllo delle acque di scarico che le lavatrici riversano in natura. Alle imprese produttrici di lavatrici, ma anche di depuratori e di indumenti in pile, si chiede di adottare nuove metodologie di lavoro e tecniche in grado di salvaguardare la salute del mare. Alcuni grandi marchi hanno modificato i loro standard in chiave ecologica, a dimostrazione che la strada è percorribile.
Ma se questo studio dice il vero, in che condizioni sono veramente le nostre spiaggie e ai nostri mari, e quindi anche i pesci e agli altri animali marini, dopo tutti questi anni in cui il pile viene prodotto?
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