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21/11/11

Burrocacao fai da te, ricetta e trucchi:


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Le vostre labbra a causa del freddo sono sempre secche e screpolate? Scoprite i segreti per avere labbra morbide e tutte da baciare…Alla frutta, coi brillantini, senza brillantini, allamenta. Insomma, il burrocacao è un oggetto immancabile quando arriva il freddo. Ne abbiamo tanti, tantissimi, è come se non potessimo proprio farne a meno. Uno nella borsetta, uno nel cappotto, uno tra le mani. Abbiamo l’imbarazzo della scelta, però… C’è un però. Tutti quelli in vendita sono invitanti, hanno un profumo irresistibile e prezzi accessibili ma un unico grande difetto, quello di non essere poi molto efficaci, non trovate? E allora perchè non farlo in casa ottenendo risultati eccellenti?
Burrocacao al miele
Ingredienti:
- Burro di cacao (lo trovate in pasticceria);
- burro di karitè (lo trovate in erboristeria);
- miele;
- olio di jojoba;
- un piccolo contenitore (per esempio i vasetti delle marmellate mignon o qualche contenitore vuoto di crema per il viso).
Preparazione:
Nel contenitore fate sciogliere a bagnomaria il burro di karitè e quello di cacao. Togliete dal fuoco il composto e versa al suo interno il miele: aggiungi 5 gocce di olio di jojoba per evitare che il composto sia troppo solido. Mescolate finché non diventa relativamente solido e aggiungete man mano alcune gocce di olio essenziale a tua scelta per dare il tuo “marchio di fabbrica”. Infine fate raffreddare in frigo.
Attenzione però: la quantità degli ingredienti potete sceglierla voi, tienete però conto delle proporzioni: 1/3 di burro di cacao, 1/3 di burro di karité e 1/3 di miele.
Burrocacao alle Vitamine e Miele
Ingredienti:
- Cera d’api;
- burro di karitè;
- olio di mandorle dolci;
- miele;
- oli essenziali;
- capsule di vitamina E;
- un piccolo contenitore.
Preparazione:
Unite 1 cucchiaio di cera d’api, 1 cucchiaio di burro di karitè, mezzo cucchiaio di olio di mandorle dolci e una capsula di vitamina E in un contenitore. Inserite il composto nel microonde a bassa potenza e tiratelo fuori quando è caldo e sciolto. Aggiungete un cucchiaino di miele e 2 gocce di olio essenziale a vostra. Mescola finché non si raffredda, travasate il tutto nel piccolo contenitore che volete usare e fate raffreddare completamente in frigo.
Non perdete tutti i consigli e i tutorial di bellezza di Giardinieri in Affitto! E scoprite anche come fare un balsamo fai da te alle erbe.
Immagine: iStockphoto

La GDO può ridurre i rifiuti, ecco come:


Il miglior metodo per affrontare la questione rifiuti sarebbe non generarne. Essendo evidente l’impossibilità di una pratica simile in termini assoluti, l’attenzione va focalizzata sulla riduzione dei rifiuti che produciamo. A questo scopo, le due azioni fondamentali sono la prevenzione ed il riuso.
Queste due pratiche passano addirittura attraverso una normativa europea (98/2008 CE), con la quale l’Unione Europea spinge i propri Stati membri ad agire perseguendo politiche e strategie “Verso una società del riciclo” (come viene, per l’appunto, sottotitolata la direttiva europea sopra citata).
Perché rappresentano un tentativo di attuazione di politiche di sostenibilità ambientale e di divulgazione di buone pratiche in un sistema in cui la GDO, appunto, si trova in una posizione di grande forza e si può permettere di  influenzare il mondo della produzione a monte e agire direttamente sui prodotti a marca dell’insegna o private label.
1. Ridurre drasticamente il consumo di sacchetti monouso nel reparto ortofrutta con l’affiancamento di una soluzione riutilizzabile.
2. Inserire nell’offerta attuale di spazzolini almeno un modello con testine intercambiabili con ricariche in confezioni a parte ed esercitare pressione verso i produttori delle marche tenute in assortimento perchè considerino la conversione a questo sistema meno impattante in tempi certi.
3. Ridurre l’overpackaging dei prodotti di gastronomia confezionati nei punti vendita.
4. Chiedere ai propri fornitori di eliminare al più presto i doppi imballaggi evitabili e gli imballaggi secondari.
5. Sostituire gli imballaggi a partire dalla private label in poliaccoppiato che non è riciclabile con imballaggi in monomateriale che invece lo sono, al fine. O, almeno, ridurre la percentuale di rifiuto indifferenziato che maggiormente incide e determina i costi di smaltimento.
6. Mettere a disposizione in tutti i punti vendita un ampio assortimento di prodotti per la detergenza del corpo della casa acquistabili alla spina o in formati concentrati.
7. Fare una regolare comunicazione per valorizzare le politiche ambientali intraprese, attivando allo scopo tutti gli strumenti di comunicazione e di fidelizzazione.
La Grande Distribuzione assume dunque un ruolo di interlocutore imprescindibile al fine di sensibilizzare sulla questione della sostenibilità delle imprese. Qualche successo è già stato ottenuto: 19 gruppi della Grande Distribuzione, ad esempio, hanno raccolto la proposta di promozione della borsa riutilizzabile verso la propria clientela e Barilla presenta una nuova linea di biscotti con involucro monomateriale in polipropilene riciclabile.
Insieme alla proposta delle sette azioni da adottare, elencate sopra, vengono lanciate due iniziative, “Meno Plastica per Tutti” e “Mettila in Rete”, finalizzate a tagliare il peso degli imballaggi e altri articoli usa e getta. L’iniziativa Mettila in Rete, che prevede la sostituzione dei sacchetti monouso nel reparto ortofrutta con reti riutilizzabili, è già stata accolta dall’Iper E.Leclerc Conad di Terni: da qui partirà il progetto pilota che valuterà l’estensione dell’iniziativa ad altri punti vendita.
Ma molto si può e si deve ancora fare!

I pannolini biodegradabili EcoWip sono i primi ad essere certificati:


Ricerca, innovazione e rispetto per l’ambiente: è questa la filosofia di EcoWip, azienda italiana che ha scelto di impiegare tutte le proprie risorse nello sviluppo di prodotti mono-uso basati sull’impiego di materie prime ecologiche, naturali e dal ridotto impatto ambientale. Uno dei prodotti di punta di EcoWip sono i pannolini biodegradabili, i primi ad ottenere l’importante certificazione Swan Ecolabel, l’unico standard che prevede lacertificazione di prodotti mono-uso riconosciuto dalle più importante catene di distribuzione del Nord Europa, dalle associazioni ambientalistiche e dai principali circuiti di negozi biologici.
Al centro dell’attività di EcoWip, c’è la tutela dell’ambiente e dei consumatori, obiettivo perseguito attraverso la creazione di prodotti ottenuti da risorse rinnovabili. In tal senso, la selezione delle materie prime appare fondamentale, se pur ardua, visti i rigorosi criteri di sicurezza e qualità da rispettare. Alcune di queste sono il Mater-Bi e il PLA, ottenuti da amidi vegetali impiegati per la realizzazione di film e imballaggi; il cotone certificato biologico e fair-trade proveniente da coltivazioni biologiche sudamericane all’interno di un circuito commerciale equo e solidale; la cellulosa proveniente dalle foreste finlandesi coltivate con criteri di sostenibilità ambientale.
I prodotti NaturaE’, come quelli della linea bimbo(biodegradabili oltre l’80%), sono frutto di una ricerca esclusiva: sono ipoallergenici, certificati amici dell’ambiente, altamente efficienti, sono realizzati con materie prime naturali e biodegradabili e non hanno additivi chimici né senza cloro e in più sono dermatologicamente testati.
Il successo dei prodotti a marchio EcoWip sta dimostrando che esiste un’alternativa concreta alle materie plastiche convenzionali derivate dal petrolio, che non solo costituiscono una minaccia per la salute del Pianeta ma anche per quella dell’uomo essendo allergeniche e irritanti soprattutto sulla pelle dei bambini.
Per non parlare dei problemi derivanti dal difficile smaltimento di questi prodotti: con oltre 25 miliardi di prodotti in Europa e 150 miliardi in tutto il mondo, l’impatto ambientale dei pannolini rappresenta un’ emergenza di primo piano che non può essere ignorata.
Se ti interessano i pannolini bio-degradabili, allora ti piaceranno anche questi articoli:

Balsamo fai da te, capelli lucenti come dal parrucchiere:


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Shampi e balsami non bastano più? La pioggia sta sfinendo i vostri capelli? Niente paura, come sempre le erbe naturali vengono in vostro soccorso. Scoprite come…Il freddo e il cambio di stagione sono due nemici dei capelli. Utilizzare prodotti su prodotti non sembra essere la soluzione ottimale, si rischia soltanto di sfibrarli ulteriormente. Come fare per ottenere risultati concreti e visibili sin da subito?
Provate a utilizzare le castagne, o meglio le loro bucce: fatele bollire in acqua e utilizzatela per il risciacquo finale. Volete poi concludere in bellezza? Per accentuare i riflessi dei vostri capelli, preparate un balsamo alle erbe fatto in casa. Tutto ciò che vi occore lo troverete nel vostro giardino, in campagna e anche in erboristeria.
Ma di cosa avete bisogno:
5 dl. di aceto di mele;
25 gr. di ortica fresca;
20 gr. di foglie d’edera;
10 gr. di foglie di noce;
10 gr. di foglie di salvia;
10 gr. di rosmarino;
10 gr di foglie di timo;
1 dl. di olio di ricino.
Fate macerare le erbe nell’aceto in un vaso di vetro ben chiuso per circa due settimane, agitando di tanto in tanto. Ricordate che le erbe vanno prima lavate e asciugate bene, quindi tritate, preferibilmente usando solo le dita e non una lama.Filtrate il liquido ottenuto dalla macerazione e conservate in una bottiglia dopo avervi aggiunto l’olio di ricino (o di lino, se preferite). Insomma, è un lavoretto che richiede dedizione, però ne vale la pena, non trovate?