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12/03/12

Ricette fai-da-te per detersivi ecologici e naturali:


Per migliorare le condizioni ambientali del nostro pianeta ci si aspetta sempre che la soluzione provenga dall’alto. La maggior parte della gente pensa che i problemi siano imputabili ai grandi gruppi industriali. Ciò non toglie che nel nostro piccolo possiamo abbassare i livelli d’inquinamento attraverso alcuni piccoli accorgimenti.
Come? Passando all’auto-produzione dei detersivi per esempio! Meno contenitori in plastica in giro e maggiore garanzia di naturalità del prodotto. Si possono anche acquistare i detersivi ecologici ma rispetto a quelli tradizionali possono essere abbastanza costosi. Vi sono numerosi siti e libri che ci propongono svariate ricette di questo tipo. Ve ne proponiamo alcune facili facili che si possono replicare a casa!
1) Ecco subito come farsi uno spray al bicarbonato, perfetto per i vetri e per il piano di lavoro della cucina, per pulire il forno, il frigorifero e far brillare il lavandino dopo aver lavato i piatti. Può essere usato anche per pre-trattare i piatti prima di metterli nella lavastoviglieOccorrono:
  • 48 gr di bicarbonato di sodio
  • ½ l di acqua
Sarebbe meglio se l‘acqua fosse distillata (si può ricavare dallo scarico del condizionatore) perché quella del rubinetto ha del calcare che rilascia degli aloni sui vetri ma non dobbiamo fare diventare pazzi, quindi usa quello che hai a disposizione! Metti in un contenitore l’acqua e aggiungi il bicarbonato. Fai sciogliere bene fintanto ché non vi siano più grumi. Trasferisci in uno spruzzino vuoto e pulito.
2) La Crema detergente al bicarbonato è perfetta per pulire i sanitari e le pentole che hanno residui di cibo bruciato grazie alla sua azione leggermente abrasiva. L’olio essenziale di timo o bergamotto ha proprietà antibatteriche.
  • 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio
  • q.b. di acqua
  • 2 gocce di detersivo per i piatti meglio se biologico
  • poche gocce di olio essenziale di timo o bergamotto
Mischia in una ciotola di plastica tutti gli ingredienti fino a formare una crema dalla consistenza simile allo yogurt, per questo regola ad occhio la quantità d’acqua.
3) Ecco il Brillantante che fa anche da disincrostante e anticalcare, da utilizzare come normale anticalcare sui rubinetti e nel lavello di acciaio inox, oppure come brillantante in lavastoviglie (regola l’indicatore al massimo) e anche come disincrostante (ogni mese se ne versa 1 litro direttamente nella vaschetta del detersivo della lavastoviglie o nel cestello della lavatrice e si avvia un programma a 60°). Occorrono:
  • 150 gr di acido citrico
  • 1l di acqua distillata
In una ciotola di plastica fai sciogliere l’acido citrico nell’acqua distillata tiepida e versare poi in uno spruzzino. Qui l’acqua deve per forza essere distillata proprio per non rilasciare ulteriori tracce di calcare sulla superficie da pulire!
3) Questo Ammorbidente all’acido citrico si deve versare (dose da 100 ml) direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente. In alternativa si possono usare 100 ml di aceto bianco puro. Occorrono:
  • 100 gr di acido citrico
  • 1 l di acqua meglio se distillata
Anche in questo caso vale il discorso fatto per lo spray al bicarbonato e per il pulitutto, se si vuole annullare l’effetto del calcare sarebbe meglio che l’acqua fosse distillata (si può ricavare dallo scarico del condizionatore) perché quella del rubinetto ha del calcare. Fai sciogliere l’acido citrico nell’acqua distillata intiepidita in una bottiglietta da ammorbidente vuota e già pulita.
4) Ecco qui la ricetta di un ottimo Pre-trattante per macchie da versare solo su capi bianchi e per un’ora prima del lavaggio. Per ottenere invece un effetto igienizzante e disinfettante si possono lasciamo in ammollo per 30-60 minuti (in caso di capi colorati) o per una o due ore (in caso di capi bianchi) prima del lavaggio in una soluzione fatta da 5 litri di acqua tiepida e 1 cucchiaio di percarbonato. Per il pre-trattante occorrono:
  • q.b. di percarbonato
  • q.b. di acqua
Mescola in una ciotola di plastica i due ingredienti fino ad ottenere una crema granulosa e con questa e l’aiuto di una spugnetta di loffa dacci sotto!
5) Per farsi da soli circa 500 ml di un buon Pulitutto valido anche come Lavavetri occorrono:
  • 100 ml di alcool bianco per liquori a 95°
  • 400 ml di acqua distillata
  • 8-10 gocce di detersivo per piatti biologico
  • qualche goccia di olio essenziale a scelta
Parti dal detersivo per i piatti biologico ma lo devi diluire con l’alcool per liquori (meglio dell’alcool denaturato rosa) con l’olio essenziale e l’acqua distillata e metti in uno spruzzino. usa quando vuoi perché l’alcool stabiliza e conserva il preparato. Puoi asciugare con un giornale perché l’inchiostro asciuga e assorbe gli aloni di calcare dai vetri.
6) Detersivo fai-da-te per piatti. In realtà si parte da un detersivo biologico ma lo si diluisce con del bicarbonato e si dona profumazione e un blando potere antisettico con gli olii essenziali. Per un flacone di 500 ml occorrono:
  • 1/6 di detersivo liquido per i piatti biologico
  • 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 15-20 gocce di olii essenziali (a scelta, limone, arancio, menta, pino…)
Riempi un contenitore di detersivi usato già pulito con l’acqua il bicarbonato e agita con delicatezza per mescolare il tutto. Pulire bene i piatti sporchi con una spugna umida prima di metterli nel lavello. Versarci sopra l’acqua di cottura della pasta o del riso (l’acqua bollente è un ottimo sgrassante). Versare la giusta quantità di detersivo per piatti sulla spugna per lavare le stoviglie. Sciacquare tutte le stoviglie alla fine.
7) Se lo scarico è otturato prima di passare ad acidi altamente corrosivi per le tubature e dannosi per la tua pelle e spesso per gli occhi (tant’è che sulla confezione a volte c’è scritto di mettersi degli occhiali per i fumi che fuoriescono dal lavandino), prova un ottimo sturalvandini fai-da-te e non dimenticare la cara e vecchia ventosa, che con l’azione meccanica e un pò di olio di gomito da parte tua, fà miracoli!
  • 150 gr di sale fino da cucina
  • 150 gr di bicarbonato di sodio oppure soda da bucato (soda Solvay)
In un contenitore in plastica (meglio uno dei vecchi detersivi pulito, e mi raccomando, non lasciarlo in giro pieno se ci sono bambini in casa) mescola il sale da cucina e il bicarbonato di sodio o la soda. Versa nello scarico, e subito dopo versa una pentola di acqua bollente. Attenzione: se non si versa lacqua subito si rischia di intasare lo scarico! Utilizzando questo sistema con dosi ridotte e ripetendo la procedura una volta al mese, ci garantiremo sempre scarichi liberi.
E per finire vediamo dei piccoli accorgimenti. Lascia agire i prodotti. Vanno lasciati in posa molto più a lungo dei normali detersivi. Usa sempre acqua calda in quanto ha un forte potere detergente. Non mischiare acidi e basiin quanto reagiscono tra loro annullando a vicenda il loro potere detergente.

World Trade Center a Bahrain: un grattacielo “eolico” e sostenibile


 Bahrain World Trade Center, è questo il nome del primo grattacielo al mondo ad aver integrato nella propria struttura pale eoliche per lo sfruttamento del energia del vento. Il grattacielo, dalla allegorica forma di due vele distese al vento, è stato costruito nella città di Manama, nel regno del Bahrain, ricchissimo stato nella penisola araba, e rappresenta il desiderio di modernità e sostenibilità che è sempre più presente nella coscienza di tutti noi. 

Solo dopo approfonditi studi, nella galleria del vento è stato progettata la struttura dei due edifici, la cui inclinazione a 45° consente l’ingresso del vento in una sorta di imbuto che sfrutta a pieno la potenza delle correnti del Golfo Persico.
Le due “vele”, alte 240 metri l’una, sono collegate da tre grandi pale eoliche di 29metri di diametro, capaci di generare 675 kW di elettricità ( il 13% dell’energia necessaria)  ossia di sostenere l’illuminazione di 300 appartamenti presenti in una struttura di 50 piani.
Lo studio di architettura Atkins, che ha realizzato il progetto,  ha vinto il “The Arab Construction World for Sustainable Design Award” ed il “2006 LEAF Award” per il miglior uso della tecnologia nella grande struttura, questo perchè  la costruzione del BWTC ha mantenuto un alto profilo di sostenibilità grazie ai numerosi e vari  accorgimenti eco compatibili che affiancano lo sfruttamento eolico.
Una bella immagine del Bahrain WTC
Il tetto ricoperto di ghiaia e i vetri termici permettono un efficace isolamento, coadiuvato anche da balconi sporgenti, le cui zone d’ombra contengono il riscaldamento eccessivo e, di conseguenza, limitano l’utilizzo di aria condizionata necessario in zone così calde e naturalmente l’abnorme consumo di energia elettrica ad esso collegato.
Un altro importantissimo elemento di sostenibilità è, infine, il riciclo delle acque residue che  evita lo spreco di una risorsa così limitata in quelle regioni e così importante per tutto il pianeta.
Dopo l’Arabia Saudita e Dubai, anche il Regno del Bahrain, dunque, si converte all’architettura green speriamo che il contagio continui dilagando ovunque senza possibilità di cura!

OGM in Italia: il ministro non parli a vanvera


L'Italia sarebbe disposta a nuovi compromessi sugli ogm. Il Ministro Clini dichiara che in Italia l'opinione pubblica ha cambiato idea sugli ogm. Ma le cose non stanno così. Il 71% contrario

Il Ministro Clini vuole aprire agli ogm. Ecco in sintesi il discorso pronunciato in occasione del Consiglio dei Ministri dell'Ambiente a Bruxelles:"La modifica della legislazione (sugli Ogm) è necessaria per raggiungere il giusto equilibrio tra il mantenimento del sistema di autorizzazione europeo basato sulla valutazione scientifica dei rischi sanitari e ambientali e l'esigenza di garantire agli Stati membri la facoltà di limitare o vietare la coltivazione di Ogm sul loro territorio al fine di tutelare gli aspetti nazionali, regionali o locali specifici rispetto alla coltivazione"

Clini sostiene che il clima in Italia sia cambiato e che gli italiani siano più favorevoli ad accettare una legislazione più permissiva. "Saremmo disponibili ad accettare la proposta di compromesso" ha ribadito il Ministro. Dal mondo agricolo arriva un secco no, per voce della principale confederazione di categoria, la Coldiretti.
Le cose infatti, secondo una rilevazione di indagine Coldiretti Swg, non stanno affatto così. "Il 71% della popolazione, continua a dire no!  Yna percentuale che è rimasta stabile negli ultimi cinque anni".
La Coldiretti ha voluto così controbattere alle dichiarazioni del Ministro dell’ambiente Corrado Clini che, in occasione del Consiglio dei ministri dell'Ambiente Ue a Bruxelles, ha fatto capire che l'Italia starebbe maturando una posizione meno rigida e più aperta rispetto agli Ogm. "Non ci sono ragioni" sottolinea la Coldiretti "per riaprire una polemica di cui il Paese non sente certo il bisogno e su cui i cittadini hanno già detto tutto proprio nel momento in cui le grandi multinazionali del biotech hanno preso la decisione di rinunciare allo sviluppo e alla commercializzazione di nuovi prodotti transgenici (ogm) destinati all'Unione europea, per la crescente opposizione della maggioranza dei cittadini. Gli organismi geneticamente modificati in agricoltura – conclude la Coldiretti - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy".

Veneto maggior produttore di energia rinnovabile in Italia nel 2011:


Nell’anno solare 2011, il Veneto ha accolto sul suo territorio 24.352  nuovi impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: in pratica 95 impianti al giorno.
Una cifra consistente che sommata alle installazioni attive in precedenza porta il totale a 43.138, valore che ne fa la Regione più  eco-compatibile d'Italia.
Entrando nello specifico, secondo i numeri forniti dall’Enel, sul gradino più alto del podio si posiziona Treviso con 12.062 impianti e 240 megawatt (MW) di energia prodotta, al secondo posto Padova con 8.679 impianti che, perÚ, primeggia per potenza complessiva installata pari a 280 MW. 
Seguono via via le altre province, fanalini di coda Belluno e Rovigo, ma con buone risposte: la prima raddoppia, passando da 19 a 37 MW di fine 2011, la seconda fa segnare il maggior tasso di crescita. Dai 27 MW di potenza installata a fine 2010 con un balzo di oltre il 400% arriva fino ai 140 MW attuali.
C’è soddisfazione nelle parole di Roberto Ruggiano, responsabile Enel Distribuzione Territoriale Rete Triveneto. “Il 2011 si Ë configurato come un anno ancora più impegnativo del precedente. Gli impianti veneti attivati sino ad oggi sono infatti in grado di coprire il fabbisogno di quasi 485.000 famiglie“.
Bel segnale, che ve ne pare?