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11/01/12

Guida ai detersivi bio-allegri, libro di Maria Teresa De Nardis


Per chi volesse avere in casa una guida completa di economia domestica, che fosse compatibile interamente con principi ecologici, può acquistare la “Guida dei detersivi bioallegri”.
La nascita di questo utilissimo libro risale al 2005, anno in cui prende vita in internet un forum di discussione su argomentazioni domestiche ed ecologiche. I membri hanno per prima cosa dato vita ad un sito internet in cui ci si poteva scambiare informazioni sulle esperienze domestiche, prima attraverso i soliti consigli delle nonne, poi scandagliando il web in cerca di informazioni precise e riferimenti scientifici su tali argomentazioni. Successivamente hanno trasformato queste informazioni in un manuale che doveva servire per mettere ordine tra il materiale raccolto e che era indirizzato ai membri del sito e ai propri famigliari o amici.
SUGGERIMENTO:
Verificando che in Italia mancava un lavoro di questo tipo, questo gruppo, rinominatisi “Gruppo MondoNuovo”,  ha pensato bene di consentirne il download gratuito sul sitohttp://biodetersivi.altervista.org/homepage.htm. Conseguente al successo in web, il manuale si è trasformato in un vero e proprio libro cartaceo, i cui contenuti risultano essere più precisi, ricchi e aggiornati. La guida è ormai alla seconda edizione.
A fronte del successo avuto, il gruppo a deciso di devolvere i diritti d’autore al Centro pediatrico di Goderich in Sierra Leone, creato e gestito da Emergency.
Suvvia, facciamo uno sforzo un po’ tutti! Acquistare questo libro significa non solo migliorare le nostre conoscenze e consentire di avere un approccio più green verso l’economia domestica, ma significa soprattutto dare una mano ad Emergency, che lavora con coraggio e dedizione in aree disagiate dove vige la povertà e la carenza d’infrastrutture.
Guida ai Detersivi Bioallegri
Versione nuova
Prezzo € 10,00

Facebook verso un futuro verde:


Vittoria! Facebook verso un futuro verde

Dopo venti mesi di mobilitazione, proteste e negoziazioni per chiedere a Facebook di diventare verde, il gigante di Internet annuncia oggi il suo impegno a puntare sull’energia pulita. Abbiamo vinto grazie a più di 700.000 persone che in tutto il mondo hanno partecipato alla nostra campagna “Unfriend coal”! Il messaggio di Facebook ai produttori di energia è chiaro: investire ora nelle energie rinnovabili e allontanarsi dal carbone.
Facebook collaborerà con Greenpeace per incoraggiare le grandi aziende dell’energia a sviluppare le fonti rinnovabili. Inoltre, insieme svilupperemo programmi che consentiranno agli utenti del social network di risparmiare elettricità e di coinvolgere le community in scelte a favore dell’energia verde.
Come cambierà Facebook? Ce lo dice Marcy Scott Lynn del Facebook's Sustainability Program:Facebook guarda lontano, a un giorno in cui le fonti energetiche primarie saranno pulite e rinnovabili, e stiamo lavorando con Greenpeace e con altri per far sì che quel giorno sia sempre più vicino. Da oggi, la nostra politica sulla localizzazione dei data center favorirà l’accesso alle fonti rinnovabili e lavoreremo con Greenpeace per mettere la forza del nostro network al servizio del pianeta. Greenpeace è stata particolarmente efficace nell’usare Facebook per l’ambiente, e siamo emozionati all’idea di lavorare insieme per perfmettere ai nostri utenti di misurarsi su Facebook con le questioni energetiche che più stanno loro a cuore.

CHE FANNO LE ALTRE AZIENDE IT?

Questa collaborazione tra Greenpeace e Facebook è un esempio da seguire per tutto il mondo dell’industria. Solo perseguendo la strada delle energie pulite sarà possibile lottare contro i cambiamenti climatici, rafforzare l’economia e tutelare la salute dei cittadini.
Il colosso di Cupertino, con il nostro supporto, porterà avanti la ricerca sull’efficienza energetica attraverso l’Open Compute Project (http://opencompute.org/) così da spingere altre compagnie del comparto IT ad avviare politiche analoghe.
L’impegno di Facebook per l’energia rinnovabile rilancia la sfida alle altre aziende dell’IT e del cloud computing come Apple, IBM, Microsoft e Twitter. La nostra campagna ”Unfriend coal” ha dimostrato che le persone, in ogni parte del mondo, chiedono che i social network, e più in generale la Rete, siano alimentati da fonti pulite e non dal carbone.
Continueremo a misurare, investigare e fare campagne sui progressi del settore IT a favore del clima. Vogliamo che la nuvola del cloud computing diventi verde. E tu?

“UNFRIEND COAL”. DUE ANNI DI CAMPAGNA:

 Facebook ci piaci verde 

13 aprile 2011. Da Piazza del Duomo a Milano rilanciamo la nostra sfida a Facebook "Unfriend coal": usare solo energia rinnovabile, senza nucleare e senza carbone, per il funzionamento dei suoi sistemi informatici. C'è anche un record che vogliamo battere online: il maggior numero di commenti a un post di Facebook in 24 ore. [continua..] 

 Facebook, rimuovi il carbone dai tuoi amici 
3 marzo 2011. Sapete come Facebook alimenterà il suo nuovo colossale data center in Oregon? A carbone! Con la nostra campagna virale Unfriend Coal vogliamo convincerli a cambiare strada: abbandonare le fonti fossili inquinanti e superate e scegliere una conversione totale alle energie rinnovabili. [continua..] 

 Greenpeace scrive a Facebook
1 settembre 2011. Il Direttore esecutivo di Greenpeace International - Kumi Naidoo - scrive al padre di Facebook, Mark Zuckeberg. Il data center di Facebook a Prineville, Oregon, brucia carbone e minaccia il clima. [continua..]
 La nuvola del ‘cloud computing’ e dei cambiamenti climatici 
31 marzo 2010. Apple, Facebook e più in generale il 'cloud computing' – la nuvola delle tecnologie informatiche disponibili online - non aiuteranno a combattere i cambiamenti climatici. Anzi. I giganti dell'IT stanno costruendo data center che saranno alimentati principalmente da centrali a carbone. È la denuncia del nuovo rapporto "Make IT Green". [continua..]