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23/12/11

Veicoli elettrici: General Electric lancia su Amazon il suo caricabatterie ad alta efficienza


ge_caricabatterieveicoli elettrici non sono ancora molto diffusi nel nostro Paese, ma la situazione potrebbe presto cambiare. I blocchi del traffico sempre più stringenti, insieme ai continui aumenti sui carburanti, stanno rendendo sempre più appetibili questi mezzi green, che hanno avuto un ruolo di spicco anche all'ultimo Motorshow.
General Electric, la grande corporation statunitense attiva nel campo dell'innovazione di prodotti e servizi legati al settore elettrico, ha da poco lanciato sul mercato una serie di nuovi caricabatterie  che permettono di rifornire in maniera rapida ed efficiente i veicoli elettrici. Ma la vera novità è che questi prodotti sono da pochi giorni in vendita anche su Amazon.
I nuovi caricabatterie si rivolgono non soltanto ad aziende e istituzioni che desiderino investire sulla mobilità sostenibile, ma anche a privati cittadini che potranno, d'ora in poi, acquistarli direttamente sul web.
Ma cosa rende questi prodotti più adatti alla vendita su Amazon rispetto ai precedenti caricabatterie sviluppati da GE, che venivano venduti tramite altri canali?
I vantaggi dei nuovi modelli vanno dal design particolarmente accattivante - curato da Yves Behar – all'ingombro limitato (in particolare per la versione e muro, adatta a garage e spazi comuni condominiali).
Non solo: la tecnologia GE ha reso più veloce la ricarica, ovviando così a uno dei maggiori inconvenienti percepiti dai potenziali utilizzatori dei veicoli elettrici.
Per la corporation americana, riuscire a compiere il passaggio su Amazon prima del periodo natalizio era particolarmente importante e ora l'aspettativa sui risultati è alta.
Una nota curiosa: l'instancabile ecologista Jacopo Fo, a questo proposito, ha  addirittura proposto di creare un gruppo di acquisto solidale per comprare macchine usate, da riconvertire in veicoli elettrici omologati, per abbattere i costi. Ma molti preferiscono attendere eventuali incentivi statali per fare il grande passo. Inoltre, è proprio l'aspetto del rifornimento a preoccupare molte persone che sarebbero interessate a questo tipo di vettura.
Di fronte a questo vicolo cieco, l'auspicio è che il primo passo venga fatto dalle pubbliche amministrazioni – molte delle quali hanno avviato programmi di car sharing con auto elettriche – e magari da alcune imprese lungimiranti, capaci di promuovere questo tipo di mezzo di trasporto fra i propri dipendenti. Con questo slancio iniziale, che permetterebbe una maggiore diffusione di caricabatterie sul territorio, si potrebbe dare impulso alla diffusione dei veicoli elettrici e rendere il mercato italiano più ricettivo all'offerta dei nuovi caricabatterie...da comprare rigorosamente online!

Nanotecnologie: arriva l'autopulitura applicata ai tessuti


nanoparticelleSe sino ad oggi avete utilizzato acqua e sapone per il lavaggio dei vostri indumenti, è possibile che in un futuro prossimo vi basterà semplicemente esporli alla luce del sole per ottenere un effetto autopulente dei tessuti.
L’invenzione proviene da due ricercatori cinesi dell’Università di Shangai, Mingce Long e Deyong Wu, che hanno messo a punto nei laboratori accademici una nuova metodologie basata sull’applicazione delle proprietà delle nanoparticelle del biossido di titanio ai tessuti, al fine di ottenere un effetto smacchiante e disinfettante.
Il biossido di titanio è un noto catalizzatore in grado di degradare per ossidazione numerosi composti organici; quando viene esposto alla luce del sole ha la particolarità di eliminare lo sporco e disinfettare le superfici su cui viene applicato uccidendo i microbi; per queste proprietà il TiO2 è già largamente utilizzato in alcuni prodotti come vetri autopulenti, piastrelle per cucina, asfalti ma anche vernici e creme solari.
La sperimentazione dei due ricercatori cinesi prevede l’utilizzo di un rivestimento di biossido di titanio alle fibre dei tessuti; in questo modo la molecola del titanio attiverà il processo chimico di autopulitura in seguito all’esposizione al sole; il test di sperimentazione è stato fatto sporcando i tessuti con una macchia arancione di metilarancio, un colorante chimico, e i risultati sono stati quelli prospettati: con l’esposizione alla luce, il tessuto si è autopulito senza lasciare traccia del colorante. ''Una volta esposto al sole il cotone ha eliminato il metilarancio, e anche i batteri presenti sulla superficie – si legge nell'articolo dei due chimici cinesi - e il processo è rimasto efficiente per diversi lavaggi''.
In seguito ai lavaggi il tessuto continua a mantenere le sue proprietà nel tempo e la formula, inoltre, è perfezionabile con l’aggiunta di ioduro d’argento, un composto fotosensibile utilizzato per le pellicole fotografiche e in medicina come disinfettante o per la costruzione di protesi.
L’uso del diossido di titanio e in generale delle nanotecnologie, in ogni caso non è stato esentato da polemiche per la presunta tossicità, soprattutto nell’ambito della cosmesi; alcune ricerche hanno riportato che le radiazioni provenienti dal Sole possono aumentare la tossicità delle nanoparticelle di TiO2 da 20 a 40 volte e che queste vengano poi assorbite dall’epidermide. Nel nostro corpo è presente in quantità rilevabile, non è un metallo velenoso e pare che il corpo umano sia in grado di tollerarne anche un’elevata quantità. In ogni caso le conseguenze dovute alla sovraesposizione e inalazione possono provocare leggere variazioni nei polmoni, difficoltà di respirazione e irritazioni cutanee.

Logistica green: Pro-gest inventa i plateaux di cartone riciclato per trasportare frutta e verdura


BRUNO_ZAGONasce il “plateaux green&waterproof”, un’alternativa alla plasticapoichè realizzata con cartone riciclato e perfettamente riciclabile, ma capace di rispondere alle esigenze tecniche del trasporto di prodotti umidi grazie al sottilissimo film di poliestere capace di resistere all’umidità. 
Pro-gestil gruppo veneto guidato da Bruno Zago e leader in Italia nella carta e nel cartone, ha ideato dei plateaux (le cassette con cui si trasportano frutta e verdura) realizzati interamente con cartone riciclato, esteticamente curati e personalizzabili con la grafica del cliente, resi adatti all’uso alimentare, e in particolare al trasporto di prodotti umidi, dalla presenza di un sottilissimo film di poliestere (di uno spessore di circa 10-12 micron). Uno strato che è talmente sottile da permettere al plateaux di essere ugualmente riciclabile al 100%. 
Tra i primi a credere in questa soluzione troviamo Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP, il prodotto principe del trevigiano e riconosciuto in tutto il mondo come eccellenza del Made in Italy che, nella stagione 2011-2012 utilizzerà questi plateaux.
 "La collaborazione tra Pro-gest e il Consorzio per questo packaging innovativo ha alla base l'obiettivo comune del rispetto della natura - spiega Paolo Manzan, presidente del Consorzio - Questo progetto ci trova molto d'accordo perché il nostro prodotto, il Radicchio Rosso di Treviso, è quanto di più naturale si possa trovare sul mercato. Per questo speriamo, con questa nuova collaborazione, di dare vita a un modo nuovo di comunicare l'eccellenza del Radicchio Rosso. Un'eccellenza che d'ora in poi sarà basata non solo sulla qualità intrinseca del prodotto, ma anche sulla scelta di un contenitore ecosostenibile".
 "Realizziamo da 3 anni plateaux di cartone – spiega Bruno Zago, a.d. Pro-gest – nell’azienda del gruppo Trevikart, che ha sede a Ospedaletto di Istrana (Treviso). Ma di recente è emersa la necessità di realizzare un supporto adatto a contenere dei prodotti umidi. Abbiamo sperimentato questa formula con il film di poliestere collaudandola per resistere all’umidità. E funziona. Da questo momento in poi si apre una nuova strada a servizio di tutti quei produttori ortofrutticoli che hanno a cuore l’ambiente e l’ecosostenibilità di ogni fase del loro processo produttivo, quindi anche quella del packaging".
Nell’aprile 2011 Pro-gest ha investito nell’acquisto di diverse macchine formatrici affidate in comodato d’uso ad alcune realtà produttive in tutta Italia consentendo così di gestire in loco la fase di montaggio per un risparmio importante sul trasporto dei plateaux che possono così essere inviati occupando molto meno spazio.
"Per il 2012 – prosegue Zago - abbiamo già parecchi ordini importanti da parte di grosse catene italiane e  siamo pronti a sempre nuovi sviluppi del nostro prodotto, sempre nell’ottica di diminuire al massimo l’utilizzo di plastica e puntare sul riutilizzo di materia prima proveniente da riciclo"
Il gruppo Pro-gest nel 2011 ha dato nuova vita a oltre 1 milione di tonnellate di carta da macero diventata preziosa materia prima, con una importante crescita a dispetto delle 800.000 tonnellate del 2010. Con le sue 19 aziende distribuite in 7 regioni e i suoi oltre 1000 dipendenti, Pro-gest gestisce l'intero ciclo produttivo della carta, utilizzando al 100% cellulosa da riciclo.