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28/02/12

Aereo vola 72 ore di fila grazie al sole:

Il Solar Impulse, l'aereo capace di volare anche di notte grazie all'energia del sole, e' riuscito a compiere un volo, per ora simulato, di 72 ore. A pilotare il velivolo e' stato Andre Broschberg, che gia' l'anno scorso ha effettuato i viaggi "solari" fra Ginevra e Bruxelles, poi fra Bruxelles e Parigi. Durante le 72 ore di volo sono stati valutati molteplici fattori: la stanchezza, la comodita' dell'abitacolo, la nutrizione, l'attenzione, i servizi igienici, gli esercizi per prevenire un colpo di sonno e il comportamento del pilota in condizioni di privazione del sonno. La squadra ha potuto testare la sfida che viene posta da lunghi voli dal punto di vista umano e studiare importanti informazioni per pianificare il volo intorno al mondo, previsto per il 2014.

Gli OGM sono tossici: la Francia chiede il divieto per il mais MON810,


mais ogm tossico
Arriva da studiosi francesi e tedeschi una ricerca che sostiene la tossicità del mais OGMMON810 di Monsanto. Christoph Then che dirige la Testbiotech a Monaco di Baviera spiega che ci sono prove che il mais OGM produce una tossina dannosa per gli esseri umani e che entra nella catena alimentare attraverso i mangimi animali contaminando anche il suolo e le acque. A condurre gli esperimenti presso l’Università di Caen il professore Gilles-Eric Séralini che ha supervisionato lo studio e che spiega:
In conclusione, questi esperimenti dimostrano che i rischi di tossine Bt e di Roundup sono stati sottovalutati.
Infatti, secondo la nuova pubblicazione, dosi anche estremamente basse di formulazioni a base di glifosato ossia il pesticida Roundup, usato assieme al MON810 possono danneggiare le cellule umane e questi risultati sono in accordo con diverse altre indagini che evidenziano rischi per la salute imprevisti connessi con le preparazioni di glifosato.
Il mais OGM che ebbe parere positivo nel 2008 dall’EFSA non è ammesso alla coltivazione in Austria, Germania, Grecia, Ungheria e Lussemburgo, mentre la Francia minaccia di re-imporre il proprio divieto, nonostante la moratoria del 2008 confermata anche per quest’annose non dovesse intervenire l’Ue. Infatti Oltralpe si vivono giorni di tensione da quando la scorsa settimana è stata rinnovata la richiesta di autorizzazione per il MON810. Il governo francese ha indirizzato perciò una nota alla Commissione europea in cui chiede sostanzialmente di ergersi a giudice in questa vicenda e la consultazione è stata fissata con urgenza per il prossimo 6 marzo. Dunque fino ad allora ambientalisti e oppositori alle colture geneticamente modificate stanno esercitando pressioni su un governo che è in piena campagna elettorale essendo prossime le presidenziali.
La Monsanto da parte sua ha sempre sostenuto che il MON810 così come altre colture geneticamente modificate siano sicure e rispettose dell’ambiente producendo rendimenti più elevati. Ciò grazie al fatto che richiedono meno pesticidi e meno acqua rispetto alle sementi convenzionali. Anche la stessa EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare, nel 2009 ha emesso un valutazione positiva sul MON810, essendo:
sicuro quanto la sua controparte tradizionale per quanto riguarda i potenziali effetti sulla salute umana e animale ed è improbabile che possa alcun effetto negativo sull’ambiente.
Un medesimo studio nel 2004 aveva raggiunto analoghi risultati.
Via | EuractivTestbiotech
Foto | Flickr

Milano più a misura di bicicletta: raddoppia il bike-sharing e aumentano del 613% le multe per le soste sulle piste ciclabili,


La città di Milano si sta impegnando nel rivolgere una maggiore attenzione alle necessità di coloro che sempre più prediligono spostarsi inbicicletta. L’intento certamente positivo nei confronti dei ciclisti, nel giro di poche settimane, ha avuto un risvolto eclatante e forse spiacevole per gli automobilisti, che dovranno imparare a rispettare maggiormente gli spazi di transito riservati a chi viaggia in bicicletta. Le multe per sosta sulle piste ciclabili del capoluogo lombardo sono infatti aumentate del 613% nel giro di soli sei mesi.
Tale è il risultato di una vera e propria operazione a favore dei ciclisti che il Comune di Milano ha posto in essere da agosto 2011 a gennaio 2012. Secondo i dati resi noti ufficialmente dal Comune, le multe nel solo 2012 sarebbero state ben 543, contro le 64 del 2011. si tratta di un segnale dell’aumento dell’efficienza dei controlli relativi alle aree destinate al transito dei ciclisti, in difesa del loro diritto di poter pedalare lungo piste ciclabili sgombre da qualsiasi ostacolo.
L’impegno di Milano nel favorire la mobilità sostenibile è incrementato a seguito del provvedimento Area C, che da un lato ha spinto il comune a potenziare le corse dei mezzi pubblici e dall’altro ha visto salire il numero dei cittadini e dei pendolari che hanno deciso di avvalersi della comodità del servizio di bike sharing messo a loro disposizione in punti sempre più numerosi del capoluogo meneghino. Sono ben 2000 le persone che ogni giorno decidono di inforcare una delle biciclette arancioni marchiate Atm del servizio BikeMi.
Secondo i dati raccolti dal comune, ad avvalersi del servizio sarebbero soprattutto gli uomini, con una percentuale del 60% rispetto al 40% raggiunto dalle donne. In entrambi i casi, si tratterebbe per la maggior parte di impiegati, i quali preferirebbero raggiungere giornalmente il proprio ufficio in bicicletta. Gli abbonamenti al servizio sarebbero a dir poco raddoppiati rispetto allo scorso anno.
Milano ha intenzione di rendere le proprie strade sempre più vivibili per i ciclisti ed ha in programma di orientare le proprie risorse economiche verso il miglioramento delle condizioni delle piste ciclabili e verso la realizzazione di parcheggi per bici con rastrelliere ad hoc. Le 120 postazioni dedicate al bike sharing passeranno presto da 120 a 130, con dieci nuovi punti collocati in zone situate al di fuori della Cerchia dei Bastioni.
L’impegno milanese è stato suggellato dall’adesione del sindaco Giuliano Pisapia alla campagna #salvaciclisti, che si è rapidamente tramutata in una proposta di legge volta a favorire l’impiego della bici nelle nostre città. Ciò che il Comune di Milano, attraverso l’Assessore all’Ambiente e alla Mobilità Pierfrancesco Maran, tiene a ricordare, è che dovranno essere i ciclisti stessi a favorire la messa in opera concreta di norme e provvedimenti a loro rivolti.
Ognuno dovrà imparare sia a fare valere i propri diritti che a rispettare i propri doveri e le regole del codice della strada dedicate ai chi si muove in bicicletta. Per facilitare ciò, è stato preparato un e-book, scaricabile gratuitamente dal sito web del Comune di Milano, che riporta in maniera chiara e dettagliata tutti i consigli per chi si sposta sulle due ruote più ecologiche e che comprende diverse indicazioni necessarie perevitare incidenti e scontri con le automobili e tutte le sanzioni previste per i trasgressori.
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Scarica i Consigli per la sicurezza di chi va in bicicletta

Come coltivare sul balcone il topinambur (rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme):


topinambur
Somiglia ad una patata molto mal riuscita ma il suo sapore è più simile a quello di un cuore dicarciofo (da qui il suo nome comune carciofo di Gerusalemme), il topinambur è un tubero infestante e una specie finita nella lista nera nel nostro paese delle "specie aliene", essendo nativa del nord America. Vedendo la pianta, però, non possiamo fare a meno di dire che èdavvero deliziosa: infatti il topinambur (conosciuta anche come Rapa tedesca) cresce facendo delle fantastiche e molto alte margherite gialle (cosa che si può ben capire dal suo nome scientifico Heliantus tuberosus) e come non innamorarsi di questi fantastici fiori? E allora perché non coltivarle sul proprio balcone?
Insomma non hanno bisogno di alcuna cura, hanno bisogno di pieno sole, non necessitano di troppa acqua e producono una quantità enorme di cibo se coltivati.
Basta che vi procuriate i tuberi dal vostro fruttivendolo e li seppelliate proprio in questo periodo (da gennaio a marzo) appena sotto la terra in un bel vaso o nel vostro giardino ponendo al di sopra anche un po' di foglie secche o di paglia, ciò che in gergo si chiamapacciamatura per proteggere i futuri germogli. Poi passate all'annaffiatura e null'altro, come detto non hanno bisogno di troppe cure.
topinambur_fiori
Potrete fare la vostra prima raccolta verso la fine dell'estate non appena le piante saranno secche così da non rinunciare ai fantastici fiori gialli perché, dato che siamo su un balcone o in un giardino,anche l'occhio vuole la sua parte, ricordando che non siete costretti a raccogliere tutti i tuberi insieme bensì potrete raccoglierne poco per volta, 4-5 la settimana in modo daallungare i vostri tempi di raccolta, ricordandovi, però, di non raccoglierli tutti altrimenti niente più topinambur!
topinambur_raccolta
Una volta raccolti questi tuberi vanno conservati in frigo e mangiati entro 4-5 giorni dalla raccolta.
topinambur_cucina
I tuberi del topinambur non contengono glucosio e quindi sono perfetti per chi è diabetico, inoltre lo zucchero complesso di riserva non è l'amido (come per le patate), ma l'inulina per questo non esagerate con il suo consumo altrimenti la formazione di gas da parte del vostro intestino sarà inevitabile.
Il topinambur può essere consumato sia crudo che cotto, in insalata, a vapore condito con un filo di olio evo ed una spolverata di pepe nero.

Veicoli elettrici Renault Z.E.: la gamma di veicoli elettrici a zero emissioni


E’ stata recentemente presentata la gamma completa dei veicoli elettrici Renault (Renault Z.E.) a zero emissioni.
La casa francese sta compiendo sforzi notevoli per cercare di lanciare sul mercate le proprie autovetture elettriche e dobbiamo ammettere che è una delle poche case automobilistiche che sta facendo davvero sul serio con iniziative come il Renault Fluence ZE in tour.
La gamma Renault Z.E. comprende la berlina familiare Fluence Z.E., la furgonetta commerciale Kangoo Z.E. e l’innovativo urban crosser Twizy di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo: Renault Twizy, definito il prezzo di listino: 6.990 Euro
Eccovi alcuni dettagli ulteriori su tutti e tre i modelli:
  • Cominciamo dalla berlina Fluence Z.E. che consente di trasportare comodamente 5 persone ed è equipaggiata con una motorizzazione elettrica da 70 kW, ed ha un’autonomia di 185 km.
  • Sul fronte dei veicoli commerciali ecco invece la furgonetta elettrica Kangoo Z.E., destinata a flotte ed operatori professionali e che è  nata per il trasporto delle merci in ambito urbano e quindi per le consegne o gli interventi di prossimità. Ha na capacità di carico di 650 kg ed è equipaggiata con una motorizzazione elettrica da 44 kW, con un’autonomia media di 170 km.
  • Per ultima ma sicuramente la più innovatica come design, arriva l’urban crosser Twizy con 4 ruote e 2 posti in linea, ideale per il traffico cittadino. È disponibile in due versioni: Twizy 45, con una velocità massima di 45 km/h, e Twizy con una velocità massima di 80 km/h. Interessante è anche il fatto che possa essere guidata a partire da 14 anni e che con una sola ricarica percorra 100 km, con un tempo di ricarica completodi 3 ore e 30 minuti.
Renault ZE, la gamma completa
Renault ZE, la gamma completa
Interessante anche la politica commerciale che riguarda la gamma Renault Z.E., che è stata battezzata come “One Stop Shopping”: i prezzi tendono ad essere mediamente accessibili, ad esempio è possibile noleggiare la  batteria ed inoltre presso la rete Renault sono disponibili tutti i servizi correlati all’auto elettrica, come la possibilità di acquistare direttamente in Concessionaria l’infrastruttura per la ricarica domestica ed anche di sottoscrivere un abbonamento per l’energia elettrica.