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03/01/12

Il decalogo per salvare il pianeta:


Ognuno di noi ha un ampio potere nei confronti del mondo. Possiamo cominciare cambiando atteggiamento nei confronti di piccole e grandi cose della vita. Quando l'ecologia è rispettata interiormente, diventiamo noi stessi agenti del cambiamento.

Il primo passo per cambiare il mondo è quello di imparare a "vivere in modo ecologico" in prima persona interiormente! Anche noi siamo un ecosistema, il nostro corpo è solido, è fertile, è antico come l’elemento terra; le nostre emozioni sono fluide, mutevoli e indispensabili alla vita come l’acqua; i nostri pensieri sono vivificanti o distruttivi come l’aria può essere e, infine, il nostro spirito, la scintilla di eternità che alberga in ognuno di noi, può riscaldarci e illuminarci come il fuoco. E può anche bruciarci se non è opportunamente armonizzata con gli altri elementi.
L’Ecopsicologia crea consapevolezza e ecologica a partire da una visione ecocentrica; ci invita a riconoscerci tutti parte del pianeta e del processo della vita, cominciando a pensare noi stessi come un pianeta, coi suoi equilibri, le sue risorse, le sue emergenze. Per questo, oltre all’acquisto consapevole, al riciclo dei rifiuti, all’uso attento dell’acqua e delle risorse naturali, al rispetto del verde e di ogni altro essere senziente, l’ecopsicologia invita a creare relazioni ecologiche anche con noi stessi, prima di tutto e con gli altri sapiens, sia sul piano di relazioni interpersonali che di giustizia sociale.
Questo che segue è il “Decologo” creato da Veronika Puccio, come progetto finale del corso via mail di Ecopsicologia, che ha seguito dalla Svizzera. Una testimonianza di quanto appreso e integrato nella propria vita quotidiana di questo approccio innovativo alla crescita personale e all’impegno ecologico. Dieci punti che offrono spunti concreti per far partire un mondo diverso…da qui, in questo istante. La scelta è tua, è mia, è nostra e – insieme –  cambiamo il mondo.
  1. Rispetta te stesso, le altre persone, gli animali e le altre forme di vita, le cose ed ogni altro elemento, per quello che sono e non per quello che rappresentano per te.
  2. Non essere mai categorico: niente è completamente buono o cattivo, bello o brutto, positivo o negativo. Prova piuttosto a cogliere e a esaltare la parte migliore di ogni cosa.
  3. Non vivere di luce riflessa, ma sviluppa una tua personalità, sii critico nei confronti degli altri e delle loro azioni. Porta avanti le tue idee e confrontale con quelle degli altri.
  4. Non tenere per te le conoscenze acquisite: la trasmissione delle conoscenze è un presupposto irrinunciabile del progresso umano ed una forma di esternazione per gli individui che la attuano. Ricorda sempre che molto di quello che sai ti è stato insegnato da altri.
  5. Ritieniti sempre ignorante, perché oggi il mondo cambia in fretta e quello che era vero ieri potrebbe non esserlo domani. Ogni nuova situazione, per quanto tale, sarà sempre sottoil tuo controllo se la affronterai con umiltà e senza preconcetti.
  6. Proietta la tua mente nel futuro, sii programmatico e cerca di prevedere gli effetti che le tue azioni di oggi possono avere sul mondo di domani.
  7. Combatti perché la tua volontà di cittadino sia rispettata in sede istituzionale. Utilizza gli strumenti democratici per far sì che gli organi di governo siano effettivamente rappresentativi della volontà popolare. Non lasciarti mai sopraffare dal fatalismo e dalla rassegnazione o tutti i tuoi sforzi saranno vanificati.
  8. Fai il possibile perché un numero sempre maggiore di uomini possa sviluppare la propria personalità in armonia, realizzandosi secondo le proprie aspirazioni e potenzialità.
  9. Agisci per un tuo bisogno interiore e non aspettarti gratificazioni dall’esterno: questa sarà la tua forza, che ti permetterà di affrontare con serenità eventuali reazioni negative da parte del sistema vigente.
  10. Non pensare al successo come ad un fatto individuale ma collettivo. Non pensare agli altri individui come a rivali o potenziali nemici, ma come a potenziali amici o compagni di viaggio. Forti segnali avvertono che il benessere individuale non può più prescindere dal benessere collettivo. Un mondo popolato solo da te stesso non sarebbe poi così bello. Un mondo non più popolato lo sarebbe anche meno.

Mille pâté... senza foie gras:

Poiché è tempo di pranzi festivi, ricchi di portate e spesso, di intingoli, crostini, e salse, e poiché il foie gras si fa con metodi poco "carini" nei confronti delle oche, ecco qualche spunto per preparare ottimi pâté alternativi... E con un po' di fantasia se ne possono ideare altri mille. 
Pâté 'de lentilles gras'
 
Ingredienti per alcuni stampini:
1 scatola di lenticchie
1 panetto di burro
1 cipolla
1 pizzico di farina, un cucchiaino di miele, un pò di salsina di pomodoro, vinello rosso e aromi (salvia, rosmarino...)
Tempo occorrente: 
15 minuti per la preparazione; un'oretta per il raffreddamento...

Preparazione:
Far scaldare la metà della cipolla in un po' di burro, facendola appassire. Aggiungere le lenticchie, che dovranno insaporirsi insieme alla cipolla, e infine il restante panetto di burro. E' il burro che, una volta raffreddato, darà la giusta consistenza al pâté. Il composto caldo va passato.
Il preparato avrà assunto ora una consistenza blanda. 
Inizia la fase dell'insaporimento, essenziale per la riuscita del nostro pâté. Sempre a fuoco lento, si irrora di un bel bicchiere di Marsala rubino - o, in mancanza, di vino rosso, corposo - continuando a mescolare con dolcezza. Poi, s'aggiunge il cucchiaino di miele. Infine, un cucchiaio di salsa di pomodoro (o di passata, l'importante è che dia una più rosea tonalità al composto).
Ora possiamo aggiungere gli aromi che più si confanno al nostro gusto, e più lo avvicinano al foie-gras originale: una puntina (non di più!) di senape, ideale sarebbe una grattatina di noce moscata.
Prendere lo stampino per pâté, e inumidirlo con qualche goccia d'acqua.
Colmiamo fino al bordo gli stampini, e li lasciamo raffreddare a temperatura ambiente. Prima di porli nel frigorifero, per evitare che lo strato superiore imbrunisca è bene spennellarli con un velo di olio extravergine d'oliva. 

Humus di ceci con crostini
ingredienti:
200 gr. di ceci lessati
1 cucchiaio di gomasio
30 gr. di acqua di cottura dei ceci
1 pizzico di sale
70 gr. di tahin (crema di sesamo)
40 gr. di olio di sesamo
1 spruzzata di soyu
1 spicchio di aglio (facoltativo) 

Dopo aver ammollato i ceci per una notte, lessateli, incorporate tutti gli ingredienti nel frullatore formando una crema omogenea. Spalmate l'humus su delle fette di pane tostato e spolverate il tutto con semi di sesamo.
E' un pâté mediterraneo molto gustoso che si presta anche per spuntini o picnic. E' molto nutriente per la presenza dei ceci, legumi con un alto valore proteico.


Crema di tofu 
Ingredienti 
200 gr di tofu, 4 cucchiai di olio di oliva, 1 cucchiaio di shoyu o tamari (sono due tipi leggermente diversi di salsa di soia), 2-3 cucchiai di acqua, 1 spicchio di aglio o una piccola cipolla, e poi, a scelta, prezzemolo oppure basilico, capperi oppure olive (verdi o nere). 

Preparazione 
Mettete in un frullatore tutti gli ingredienti e fate frullare fino a ottenere una crema. Spalmata sul pane è deliziosa! Va bene per antipasti e spuntini. 

Crema di tofu con olive 
Ingredienti 
1 panetto di tofu morbido - 2 cucchiani di succo di limone - 1 cucchiaino di acqua - 1 tazzina di olive - 1/2 tazzina di capperi - 1 cucchiaio di prezzemolo tritato (facoltativo) - 3 cucchiai di olio d'oliva - 1 cucchiaino di aceto di mele (o di riso) 

Preparazione 
Fate bollire il tofu per 5 minuti circa, dopo averlo grossolanamente spezzato con le mani.
Scolatelo e mixatelo con tutti gli altri ingredienti fino ad ottenre una cremina morbida e cremosa.
Ottima da spalmare sui tramezzini o nei panini con le verdure, oppure sui crostini come antipasto. 


Pâté di ceci ed olive nere 
Ingredienti 
300 gr di ceci cotti e scolati - 1 manciata di olive nere al forno - 2 cucchiai d'olio d'oliva - 2 cucchiai di farina - poco sale 

Preparazione 
Frullare i ceci e le olive snocciolate aggiungendo l'olio e la farina. Versare il composto in una terrina unta e cuocere in forno a 200 gradi per 20 min. Servire fresco con una guarnizione di olive.

Ricette del Duca di Salaparuta, 1930
Questi piatti fanno parte del Ricettario del 1930 del nobile Enrico Alliata, Duca di Salaparuta: Enrico Alliata Duca di Salaparuta, Cucina vegetariana e naturismo crudo, 272 pp., Sellerio, Palermo 1998 (ed. fuori commercio)
 

Pseudo Pasticcio di fegato grasso"Lenticchie grammi 150, ricotta grammi 250, burro grammi 100, vino rosso decilitro 1, tartufi, cipolla, aromi, erbette".
"Fate bollire le lenticchie con un pizzico di bicarbonato e quando ben cotte, passate allo staccio. Arrosolate la cipolla bagnando col vino e mettetevi la ricotta, l'erbette tritate, noce moscata, due chiodi di garofano, pepe e sale. fate cuocere mescolando dei tartufi neri a dadi e ponete in terrina o in una scorza di pasta per pasticci freddi o in gelatina..." 


Pseudo Pasticcio di fegato grasso di Strasburgo
"Ricotta grammi 350, burro grammi 100, grasso di cocco grammi 50, vino rosso secco decilitro 1, aromi, tartufi neri, panna 1 decilitro".
"Arrosolate la cipolla nel burro sbagnando col vino, mettetevi la ricotta aggiungendovi l'erbetta, spezie, sale, noce moscata ed un chiodo di garofano. Fate cuocere pestando e mescolando continuamente e quando sarà denso colorate con zucchero bruciato o caramellino, e stacciate unendovi la panna. Mettetevi abbondanti tartufi neri tagliati a dadi, ponete in terrina e coprite con uno strato di grasso di cocco sciolto al calore. In mancanza si usi del burro. Si può mettere anche nella pasta per pasticci freddi o in gelatina..." 

Pasticcio di fagiano (pseudo)
"Farina di avena grammi 20, ricotta grammi 350, vino rosso secco 1 decilitro, grammi 100 di burro, tartufi, cipolla, carote, aromi".
"Fate cuocere il burro con la cipolla, 2 carote e prezzemolo triturati, sbagnando col vino. Spappolatevi dentro la ricotta mettendovi sale, la farina d'avena e gli aromi. Scendete dopo pochi minuti, passate subito allo staccio, mescolatevi i tartufi neri tagliati a dadi e versate entro una scorza di pasta da pasticcio previamente preparata oppure servite freddo in terrine od in gelatina." 

... Pasticcio di pernici (pseudo)
"Fatelo come quello di fagiani, aggiungendo al composto, prima di passarlo, 4 tuorli d'uova sode ed un bicchierino di Marsala."