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11/02/12

Flop del transgenico in Europa, aziende lo ammettono:

Il fallimento commerciale del settore transgenico in Europa emerge dai dati dello stesso settore biotech. Ad affermarlo e' Greenpeace, dopo aver analizzato i risultati del rapporto annuale dell'International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications, struttura finanziata dalle aziende biotech per promuovere le colture transgeniche, secondo cui nel 2011 solo lo 0,06% del territorio agricolo dell'Ue e' stato utilizzato per coltivare piante transgeniche. A bloccarne lo sviluppo sarebbero la diffusa opposizione dei cittadini e le preoccupazioni di carattere ambientale espresse da scienziati e agricoltori e accolte da molti governi. Secondo Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace "la misera percentuale di suolo coltivato in Europa spiega bene perche' oggi Basf sia in fuga e Monsanto tentenni. I cittadini e gli agricoltori europei non vogliono gli Ogm e lo dicono chiaramente da tempo".

Uk, installate le prime turbine del parco eolico da record:

Sono state installate le prime due turbine delle 175 previste nel progetto della piu' grande centrale eolica offshore del mondo, la London Array, costruita alla foce del Tamigi. La previsione e' di farle entrare in funzione entro marzo, mentre il completamento dell'impianto e' previsto per la fine dell'anno; durante i mesi rimanenti bisognera' provvedere alla realizzazione delle restanti piattaforme. Nella prima fase di costruzione si arrivera' a toccare una potenza installata di 630 MW, nella seconda si prevede il raggiungimento della piena potenza di 1 GW, ottenendo cosi' il record mondiale per capacita'.

Classifica Cool IT: Google sul podio,


È Google il primo classificato della quinta edizione della classifica Cool IT. Il gigante dei motori di ricerca sale sul podio in virtù del sostegno a politiche di salvaguardia del clima. Cisco ed Ericsson rispettivamente secondo e terzo classificato.
La quinta edizione della classifica Cool IT valuta 21 aziende secondo 3 parametri:
-    Politiche di approvvigionamento energetico e di efficienza; 
-    Disponibilità ad assumere impegni e sviluppare soluzioni per ridurre l'impronta energetica; 
-    Impegno nella promozione delle fonti pulite.

L'impegno di Google in difesa del clima si è concentrato su due fronti. Negli Stati Uniti a favore dell'energia pulita e inEuropa per l'innalzamento dei target sulla riduzione dei gas serra dal 20% al 30% al 2020. 

I PRIMI IN CLASSIFICA
Insieme Google anche Cisco e Dell si distinguono per essere riuscite a rifornire, a livello globale, ciascuna delle loro infrastrutture con almeno il 20% di energia da fonti rinnovabili.

Mentre l'azienda giapponese di telecomunicazioni Softbank, si è distinta come esempio virtuoso di leadership ambientale sostenendo l'immediato abbandono dell'energia nucleare e l'uso di fonti pulite e sicure nel dibattito successivo alla tragedia di Fukushima.

Tutti esempi che dimostrano come i colossi delle nuove tecnologie hanno le potenzialità per cambiare i modi di produzione e utilizzo dell'energia.

MAGLIA NERA A…
In fondo alla classifica si collocano NECTelefonica e TCS con scarse performance nello sviluppo di soluzioni tecnologiche ed energetiche non impattanti sul clima, nell'abbattimento di emissioni di gas serra, nella disponibilità a sostenere pubblicamente l'energia pulita. Oracle ha ricevuto il punteggio più basso per non essere stata in grado di comunicare in maniera trasparente riguardo le sue politiche di approvvigionamento energetico.

ESCLUSI APPLE E FACEBOOK ma per ragioni molto differenti:
Apple, nonostante profitti record ed enorme disponibilità di fondi da investire, non ha mostrato alcuna leadership nel settore energetico né ha deciso di sfruttare opportunità e soluzioni già adottate da alcune aziende concorrenti. 

Facebook non era inclusa nella precedente classifica per ragioni analoghe ma, dopo la campagna di Greenpeace Unfriend Coal, ha cambiato radicalmente le sue politiche impegnandosi in difesa del clima. Per questo, il colosso dei social network verrà incluso nella prossima edizione Cool IT.

La rapida crescita delle infrastrutture per le telecomunicazioni e dei data center sta causando un forte incremento nella richiesta di energia, spesso soddisfatta da fonti "sporche" comecarbone e diesel. In particolare, l'energia usata per i data center di operatori come Facebook, Apple, Microsoft, IBM e altri, già oggi copre il 2% per cento della domanda di energia elettrica USA, con una prospettiva di incremento annuo del 12% per cento o più nel prossimo futuro.

Greenpeace chiede all'industria IT di usare il suo potenziale d'innovazione e il suo know-how tecnologico per dare avvio a una vera rivoluzione energetica.