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13/04/12

Mobilità sostenibile: Infiniti LE Concept sarà la prima auto di lusso a emissioni zero


inifnitiInfiniti LE Concept, presentata in prima mondiale al Salone Internazionale dell'Auto di New York 2012, è molto più dell'ultima di una serie di concept car eleganti e tecnologicamente avanzate firmate Infiniti. 
Benché abbia molto in comune con le straordinarie e futuristiche concept car Infiniti che l'hanno preceduta – carrozzeria aerodinamica, interni elegantemente ingegnosi, grandi prestazioni di guida e avanzata tecnologia di nuova generazione – Infiniti LE Concept è più vicina alla realtà, spiega l'azienda costruttrice.
Una versione di serie dovrebbe essere disponibile presso gli showroom Infiniti, in forma pressoché simile, entro i prossimi due anni e sarà la prima berlina di lusso Infiniti a emissioni zero.
“In un futuro che vedrà un crescente consumo delle risorse naturali, intendiamo consolidare la nostra leadership nella mobilità sostenibile e ampliare la nostra quota nel mercato EV con nuove auto elettriche come Infiniti LE Concept,” ha affermato Carlos Ghosn, Presidente e CEO di Nissan.  “Grazie alle capacità e all'impegno di un personale globale fortemente motivato, Infiniti è in ottima posizione per raggiungere gli obiettivi legati ad un futuro sostenibile.  Siamo pronti alla sfida.”
Poiché si tratta di una concept car destinata alla produzione, la maggior parte delle caratteristiche presenti nella LE Concept diventeranno realtà, compresi organi di trasmissione a emissioni zero, sistemi telematici di punta, design innovativo, servizi avanzati e dotazioni premium,” ha affermato Ben Poore, vicepresidente di Infiniti Americas.  “Infiniti pensa che il lusso del futuro debba essere un lusso sostenibile e intendiamo conservare il nostro ruolo di leadership, partendo dalle basi poste da Infiniti M Hybrid e dal crossover di lusso a basso consumo Infiniti JX.”

Hotel Aliah di San Paolo: quando il lusso è ecosostenibile


Sarà pronto nel 2014 per i Campionati Mondiali di Calcio in Brasile, l’hotel Aliah di San Paolo, il cui progetto è stato affidato ai lavori congiunti di Hiperstudio e Arkiz.
Lo commissiona Aliah, un’azienda che si dedica alla realizzazione di opere con scopo di lucro ma profondamente rispettose dell’ambiente. Si tratterà di un hotel di lusso, ma ecosostenibile, concepito come luogo di avvicinamento tra l’uomo e l’habitat naturale. Nell’enorme struttura il paesaggio sarà protagonista, con varie zone verdi dedicate a contemplazione, passeggio e meditazione. Una piazza-belvedere sarà il punto focale del complesso, attorno ad essa sarà organizzato il resto della struttura, che si adatterà alla topografia naturale del luogo. Vari corridoi aperti porteranno alle stanze abbracciando idealmente un patio centrale ricco di vegetazione.
Saranno ovviamente utilizzati biomateriali e rispettate le regole di risparmio ed efficienza energetica, secondo i principi dell’architettura bioclimatica (che sfrutta la ventilazione e la luce naturale). Le strutture murarie saranno coperte da tetti verdi ed orti. Per irrigare le piante e le colture sarà utilizzata l’acqua piovana.

SHOCK Il pesticida Roundup della Monsanto provoca mutazioni genetiche anche nei girini:


roundup-girini
Il Roundup causa mutazioni nella morfologia dei vertebrati. Si tratta del più usato diserbante al mondo, prodotto dalla tristemente nota Monsanto, che, secondo i risultati di uno studio dell'Università di Pittsburgh pubblicato su Ecological Applications, il primo nel suo genere, provoca nei girini che vi sono stati esposti la crescita di code più lunghe.
L'autore dello studio è Rick Relyea, professore di scienze biologiche e autore di oltre 80 articoli scientifici, che è riuscito a dimostrare, studiando i girini in grandi vasche d'acqua all'aperto che contenevano componenti delle zone umide naturali, come i cambiamenti nella morfologia dei vertebrati indotti dal pesticida fossero gli stessi indotti dai predatori, che emettono sostanze chimiche che comportano una mutazione nei girini, come ad esempio code più lunghe per consentire una fuga più rapida.
"Non è stato sorprendente vedere che l'odore dei predatori in acqua comportasse la trasformazione delle code dei girini -dice Relyea- questo è una normale risposta adattativa. Ciò che ci ha colpito è, invece, che anche il Roundup inducesse le stesse modifiche. Inoltre, la combinazione di predatori e Roundup ha causato cambiamenti nella coda due volte maggiori".
Insomma, se è normale che i girini possano modificare la forma del loro corpo per adattarsi meglio all'ambiente, sviluppando in presenza dei predatori alcune caratteristiche corporee come ad esempio la grandezza della coda, il fatto che il Roundup possa in qualche modo interferirecon gli ormoni dei vertebrati, e potenzialmente anche di altri animali, desta non poche preoccupazioni.
"Questa scoperta evidenzia il fatto che i pesticidi, che sono importanti per la produzione vegetale e della salute umana, possono avere conseguenze impreviste per le specie che non sono l'obiettivo del pesticida - conclude Relyea- e se gli erbicidi non sono progettati per incidere sugli animali, stiamo imparando che si può avere una vasta gamma di effetti sorprendenti, come la modifica del modo di lavorare degli ormoni nei corpi degli animali". Questo è importante perché gli anfibirappresentano un fondamentale indicatore non solo della salute dell'ecosistema, ma anche di potenziali pericoli per le altre specie della catena alimentare, compresi gli esseri umani.
E ancora una volta, la multinazionale Monsanto, nata a St.Louis nel 1901, finisce sotto accusa, nonostante continui a dichiarare di voler investire nell'agricoltura sostenibile, come si legge sul suo sito internet  : "la nostra mission è proporre all'imprenditore agricolo soluzioni tecniche e di gestione economica, innovative ed efficienti, attraverso competenze che si sono sviluppate con una visione chiara e vincente dell'agricoltura del futuro; assumere la responsabilità di guardare più avanti degli altri investendo per un'agricoltura sostenibile, rispettosa dell'ambiente e della salute dei consumatori, attenta al reddito dei propri clienti; diffondere in modo trasparente le conoscenze attraverso l'esperienza e la diversità culturale dei propri collaboratori".