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25/10/12

In Inghilterra arriva il semaforo sull'etichetta: i nuovi simboli aiuterranno i consumatori a fare scelte più sane

L’Inghilterra ha deciso che dal prossimo anno sulle etichette dei prodotti alimentari ci dovrà essere un semaforo per consentire ai consumatori di fare scelte più consapevoli e rapide. Il dipartimento della salute del governo britannico, dopo aver discusso con i rappresentanti dei produttori e delle catene di supermercati, ha invitato la GDO, entro la prima metà del 2013, ad utilizzare i colori del semaforo per le indicazioni nutrizionali. Il sistema scelto è una forma ibrida, perché oltre al colore rosso, giallo o verde, devono essere indicate anche le quantità giornaliere consigliate. C'è di più, le porzioni dovranno indicare il valore di calorie e di nutrienti riferiti al fabbisogno giornaliero oltre alle quantità assolute di ciascun ingrediente. Per alcuni prodotti accanto ai numeri sono previste parole come "alto", "medio" e "basso" per segnalare in modo intuitivo se un cibo è ricco di grassi e sale. Da anni in Gran Bretagna si discute di etichettatura degli alimenti e della necessità di aiutare i consumatori a compiere scelte più consapevoli per diminuire la quantità di grassi, sale e zuccheri. Alcune aziende di distribuzione come Tesco e Sainsbury's (vedi foto a destra) hanno già adottato sistemi analoghi a quello dei semafori, imitate da numerose catene di ristoranti (soprattutto nei grandi gruppi alberghieri). Ma l'iniziativa, ancorché sostenuta dai diversi governi negli ultimi anni, finora era stata lasciata alla discrezione delle aziende, con risultati poco soddisfacenti.
Per questo motivo, seguendo le norme consigliate specificamente dal National Health Service, si è deciso di passare a un'indicazione ufficiale unica, per rendere omogenea la raffigurazione delle qualità nutrizionali. Anche le catene di hard discount come Lidl, Aldi e Morrisons, che in un primo momento avevano rifiutato la proposta, adesso aderiscono alle nuove norme. Resiste, ma probabilmente per poco, la catena Iceland, che dovrà comunque mettere in vendita sempre più prodotti con il semaforo, se non vuole vedere i suoi scaffali via via svuotarsi. L'iniziativa è stata salutata con entusiasmo da Charlie Powell, direttore della Children's Food Campaign, che ha commentato così la decisione: «Finalmente non bisognerà più essere dei geni della matematica per scegliere cibi più sani».
Anche Anna Soubry, Ministro della salute, è intervenuta spiegando che: «la Gran Bretagna detiene già il primato europeo per numero di alimenti che riportano, sulla facciata principale, un'etichetta nutrizionale, ma molte ricerche hanno mostrato che ciononostante il consumatore si sente spesso confuso quando prova a leggere scritte troppo specialistiche, e fatica a capire quanto indicato, anche perché trova un gran numero di etichette troppo diverse tra loro. Speriamo che d’ora in avanti il sistema sia più chiaro e che tutti riescano a capire che cosa c'è dentro le confezioni. Questo contribuirà alla lotta contro l'obesità, che ci costa ogni anno miliardi di sterline e potrebbe essere validamente contrastata anche con piccoli gesti quotidiani come una scelta più oculata al supermercato».