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06/02/12

Parlamento Europeo: no alle indicazioni fuorvianti nelle etichette,


Approvata ad ampia maggioranza dal Parlamento Europeo  (393 voti a favore, 161 contrari e 21 astensioni) una risoluzione con cui viene bocciata la nuova dicitura per le etichette alimentari: “Contiene una percentuale di… (calorie, grassi, grassi saturi, sodio, sale, zuccheri) in meno” proposta dalla Commissione Europea, che non prende in considerazione gli alimenti della stessa categoria, ma solo la versione precedente dello stesso prodotto. La proposta vuole premiare quelle aziende produttrici che si impegnano attivamente nella riduzione della percentuale di sostanze che, se vengono assunte in quantità eccessiva, possono diventare dannose per la salute, come grassi, grassi saturi, sale, zuccheri, oppure ipercaloriche. Nella proposta originale, questa indicazione può essere utilizzata quando la quantità di una sostanza nutritiva in un prodotto è stata ridotta del 15 % rispetto alla precedente composizione del prodotto stesso.
L’etichetta viene però definita da alcuni eurodeputati come ambigua e fuorviante e che non avrebbe fatto altro che indurre il consumatore in errore. Perchè? Con un esempio concreto, un prodotto con pochissimo sale non verrebbe autorizzato a mettere questa etichetta, mentre un prodotto con molto sale avrebbe potuto metterla a seguito di una mera riduzione del 15%. “Sono lieto – ha detto l’europarlamentare Matthias Groote che presiede la Commissione Ambiente – che il Parlamento Europeo ha difeso gli interessi dei consumatori attenti alla salute, che hanno bisogno di essere in grado di fare paragoni chiari quando fanno la spesa”.

Isolamento termico delle abitazioni: quali sono le soluzioni ecologiche preferibili,


Gli isolanti termici sintetici non sono raccomandabili dal punto di vista ambientale, in quanto la loro fabbricazione è altamente inquinante e nociva per l’atmosfera. Per fortuna in natura esistono numerose altre soluzioni per l’isolamento degli edifici – un’azione indispensabile per migliorare il comfort dal punto di vista del riscaldamento e risparmiare molto denaro (in media l’investimento è ammortizzabile in due anni).
Ecco quali sono i principali isolanti termici naturali:
Canapa: è un materiale imputrescibile e molto ecologico, poiché la sua coltivazione non richiede pesticidi, erbicidi o fungicidi e la sua lavorazione è esclusivamente di tipo meccanico. E’ particolarmente adatta per l’isolamento delle pareti (ma anche di sottotetti, intercapedini, pavimenti e in generale tutti i vuoti di costruzione) ed è venduta in forme diverse: pannelli, lana, granulato, rotoli di feltro. La lana di canapa può sostituire egregiamente la più tradizionale lana di vetro e permette non soltanto l’isolamento termico dell’abitazione, ma anche quello acustico.
Lino: anch’esso costituisce un eccellente materiale isolante, è meno caro della canapa ma un po’ meno ecologico nella coltura. E’ dotato di un buon coefficiente di conduttività termica ed è disponibile sotto forma di pannelli o rotoli semirigidi
Lana di pecora è il materiale isolante più adatto per le superfici irregolari. Assorbe molto bene l’umidità e conserva la forma iniziale. Costa poco, è ignifuga, ma deve necessariamente trattata con insetticidi (che ovviamente non sono ecologici, anzi, possono rivelarsi tossici).
Sughero è uno dei migliori isolanti ecologici, ma anche dei più cari. Protegge contro fuoco, insetti, funghi e roditori. Isolante termico e acustico, è leggero e facile da utilizzare sotto forma di lastre o granulato (per esempio per l’isolamento dei tetti).
Ovatta di cellulosa: molto ecologica, isola bene come le lane minerali dal punto di vista termico e acustico. Di solito è venduta sotto forma di lastre.
Prima di iniziare dei lavori, è sempre opportuna una diagnosi termica effettuata da parte un professionista del settore.

OGM: il mais monsanto danneggia gli organi. Lo studio che rivela gli effetti sulla salute:


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Monsanto. Sinonimo di OGM. E di danni. Finora non si erano mai dimostrati quelli sulla salute, ma puntato il dito soprattutto sui danni economici agli agricoltori e alla biodiversità. Arriva oggi però un nuovo studio pubblicato sulla rivista International Journal of Biological Sciences che evidenzierebbe come il famigerato mais OGM prodotto dalla multinazionale sarebbe dannoso per la salute dei mammiferi, dunque anche per l'uomo.
Secondo lo studio, illustrato dal Rady Ananda su Food Freedom e riportato dall'Huffington Post, sono tre le varietà di mais OGMapprovato per il consumo negli Stati Uniti, in Europa e in molte altre nazioni: il Mon863, il Mon810 e l'NK603. E tutte arrecherebbero grossi danni ai nostri organi.
E ciò dovrebbe indurre alla riflessione, e non poco, visto che l'Ue ha dato il via libera, lo scorso 22 dicembre, all’importazione ed alla trasformazione in Europa di altre ben tre varietà di mais Ogm, che finiranno sia sulle nostre tavole che per l'alimentazione animale. Un lasciapassare che ha fatto molto discutere visto che gli stati membri dell’Unione Europea da tempo si erano detti contrari alla loro introduzione. Anche negli USA, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha dato l'ok all'introduzione di una varietà di mais Ogm resistente alla siccità (MON 87460).
Ma la Monsanto si difende dalle accuse, giurando e spergiurando che il mais sia sicuro e dunque destinato al consumo.
Ma gli esperti che si sono occupati dello studio, ed in particolare il primo autore della ricerca Gilles-Eric Séralini, hanno replicato: "Gli effetti erano per lo più concentrati nelle funzioni renale ed epatica, i due principali organi di disintossicazione, ma nel dettaglio differivano per ciascun tipo di OGM”.
Ma in alcuni casi, erano emersi anche disturbi al cuore e alla milza e non hanno alcun dubbio: “I nostri dati suggeriscono in maniera netta che queste varietà di mais OGM inducono ad uno stato di tossicità epatorenale. Tali sostanze non sono mai state parte integrante della dieta umana o animale e quindi le loro conseguenze sulla salute per coloro che li consumano, soprattutto nel lungo periodo sono attualmente sconosciute”.
Rischiare sulla salute. È proprio necessario? Ma è arrivata secca la replica della Monsantosecondo cui “la ricerca è basata su metodi analitici e di ragionamento imprecisi che non mettono in discussione la sicurezza dei prodotti”.

Greenbutts, il mozzicone diventa eco-friendly:


Le Greenbutts sono sigarette completamente naturali, con filtri biodegradabili al 100% che a differenza dei filtri normali hanno un’interessante particolarità: una volta riposti sotto un sottile strato di terreno, cresceranno sotto forma di fiore. Le Greenbutts sono formate da tabacco privo di additivi chimici e filtri realizzati con una miscela di lino, canapa, cotone e una varietà di semi da cui sbocciano fiori. Un’invenzione veramente interessante di un’azienda di San Diego impegnata nel frenare l’inquinamento provocato dai mozziconi di sigarette.
E se anche non foste degli amanti di fiori e piante, potrete buttare le vostre cicche nella spazzatura ed essere tranquilli chenon avrete inquinato l’ambiente. Attualmente, in effetti, la maggior parte dei filtri delle sigarette sono realizzati in acetato di cellulosa il cui processo di degradazione è tecnicamente lungo e complesso e dipende da diversi fattori, tra cui le condizioni ambientali. Un processo che può durare fino a 15 anni con dei rilevanti danni per l’ambiente.
Si calcola che in un anno, a livello mondiale, i fumatori gettino nell’ambiente circa 4 mila miliardi e mezzo di mozziconi. Nel 2006 l’International Coastal Cleanup, ha dichiarato che le sigarette e i mozziconi costituivano il 24,7% del totale raccolto di immondizia nelle spiagge, una percentuale che non ha bisogno di commenti. Per non parlare dello scempio a livello estetico non solo per le aree urbane, ma anche nelle spiagge, dove è ancora più fastidioso trovare i mozziconi mentre facciamo una passeggiata in riva al mare. Inoltre la nicotina delle cicche gettate in mare contimina l’acqua e spesso si trova nella bocca dei bambini che giocano con la sabbia.
Oltre ad essere eco-friendly, le Greenbutts saranno apprezzate anche dalla categoria più interessata: i fumatori, che potranno riscoprire l’essenza del fumo: il tabacco delle Greenbutts infatti è filtrato solo da fibre naturali che non ne alterano il gusto. Le Greenbutts saranno probabilmente accolte con piacere anche in paesi come la Francia, dove si parla di una tassa per chi butta mozziconi per terra: una pratica sempre più frequente dopo l’introduzione della legge che vieta di fumare in luoghi pubblici e la mancanza di posaceneri all’esterno.
Pensarebio.blogspot non vuole certamente incentivare la pratica del fumo, ma aiutare a rendere le nostre dipendenze meno dannose per l’ambiente in cui viviamo, sia dal punto di vista estetico che di impatto in termini di inquinamento.