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12/03/12

OGM in Italia: il ministro non parli a vanvera


L'Italia sarebbe disposta a nuovi compromessi sugli ogm. Il Ministro Clini dichiara che in Italia l'opinione pubblica ha cambiato idea sugli ogm. Ma le cose non stanno così. Il 71% contrario

Il Ministro Clini vuole aprire agli ogm. Ecco in sintesi il discorso pronunciato in occasione del Consiglio dei Ministri dell'Ambiente a Bruxelles:"La modifica della legislazione (sugli Ogm) è necessaria per raggiungere il giusto equilibrio tra il mantenimento del sistema di autorizzazione europeo basato sulla valutazione scientifica dei rischi sanitari e ambientali e l'esigenza di garantire agli Stati membri la facoltà di limitare o vietare la coltivazione di Ogm sul loro territorio al fine di tutelare gli aspetti nazionali, regionali o locali specifici rispetto alla coltivazione"

Clini sostiene che il clima in Italia sia cambiato e che gli italiani siano più favorevoli ad accettare una legislazione più permissiva. "Saremmo disponibili ad accettare la proposta di compromesso" ha ribadito il Ministro. Dal mondo agricolo arriva un secco no, per voce della principale confederazione di categoria, la Coldiretti.
Le cose infatti, secondo una rilevazione di indagine Coldiretti Swg, non stanno affatto così. "Il 71% della popolazione, continua a dire no!  Yna percentuale che è rimasta stabile negli ultimi cinque anni".
La Coldiretti ha voluto così controbattere alle dichiarazioni del Ministro dell’ambiente Corrado Clini che, in occasione del Consiglio dei ministri dell'Ambiente Ue a Bruxelles, ha fatto capire che l'Italia starebbe maturando una posizione meno rigida e più aperta rispetto agli Ogm. "Non ci sono ragioni" sottolinea la Coldiretti "per riaprire una polemica di cui il Paese non sente certo il bisogno e su cui i cittadini hanno già detto tutto proprio nel momento in cui le grandi multinazionali del biotech hanno preso la decisione di rinunciare allo sviluppo e alla commercializzazione di nuovi prodotti transgenici (ogm) destinati all'Unione europea, per la crescente opposizione della maggioranza dei cittadini. Gli organismi geneticamente modificati in agricoltura – conclude la Coldiretti - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy".

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