Aiutaci anche tu a diffondere questo blog, clicca sul quadratino in alto a sinistra CONDIVIDI



08/11/11

Nestlè attacca il cibo biologico, forse le risulta scomodo che esista:



Anche i giganti dell’industria alimentare cominciano a temere la crescita della consapevolezza del consumo biologico… Almeno così pare a giudicare dalle dichiarazioni dei vertici del colosso Nestlè rilasciate lo scorso Luglio sui presunti ‘rischi’ legati al consumo di cibi biologici. A sentir parlare il presidente e l’ex amministratore delegato della multinazionale, sembra quasi che il biologico sia uno dei mali più minacciosi per la società moderna e condisce la campagna ‘di sensibilizzazione’ con frasi e luoghi comuni del tipo … “Ilbiologico non può sfamare ilMondo”, “Il biologico non è il meglio per te” e altre affermazioni simili.
A sostegno di queste teorie, Brabeck-Letmathe sostiene che le vendite di alimenti biologici hanno già raggiunto il picco sia in Europa che negli Stati Uniti e conclude affermando che tali prodotti causano ogni anno 30-40 morti a causa dell’uso improprio del letame nei cicli produttivi (trattasi di una vecchia teoria in auge qualche decennio fa riproposta per l’occasione).
A ben vedere sono tante le ragioni che spiegano un simile attacco. In primis i dati e le proiezioni delle vendite di cibi biologici (Il mercato del biologico in Italia: consumi e prospettive Il biologico in Italia conquista tutti, anche fuori casa ) avranno tolto il sonno a molti, considerando che Nestlè – a differenza dei principali competitor – non sembra possedere neanche una linea di prodotti nel campo del biologico, né partecipazioni significative in uno dei marchi  bio più conosciuti sul mercato.
In secondo luogo, il trend in costante crescita registrato nel consumo di alimenti organici minaccia direttamente le linee di sviluppo perseguite dalla multinazionale per accrescere il proprio business nel medio-lungo periodo. Secondo indiscrezioni, infatti, Nestlè starebbe progettando di produrre una linea di cibi per iltrattamento e la prevenzione di patologie come l’obesità (una delle malattie sociali più diffuse in America) e il diabete.
Un paradosso forse, per una società che grazie alle sue caramelle, le bevande zuccherine, i cibi pronti e gli alimenti geneticamente modificati ha fatto del NON essere magri molto del suo successo commerciale….

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un messaggio qui, dai libertà alle tue opinioni!
No SPAM/SCAN