
Il risultato è stato che il cervello era in grado di metabolizzare il glucosio in modo più efficace e utilizzarlo per produrre energia cellulare. Come spiegano anche i ricercatori, l’utilizzazione del glucosio si riduce infatti nelle persone con diabete di tipo 2, causando spesso problemi neurocognitivi. Per Pasinetti “Il nostro è il primo studio che mostra i potenziali benefici del caffè decaffeinato sia per prevenire e curare il declino cognitivo causato dal diabete di tipo 2 e dall’invecchiamento sia per contrastare l’insorgere delle malattie neurodegenerative”.
Il caffè tradizionale è naturalmente ricco di caffeina, che viene associata a rischi per la salute cardiovascolare come il colesterolo nel sangue e la pressione sanguigna, con l’aumento dei rischi di malattie cardiache, ictus, e morte prematura. Queste nuove scoperte sono la prova che alcuni dei componenti nel caffè decaffeinato forniscono – a differenza del caffè tradizionale – veri benefici per la salute.
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