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10/03/12

La carta «trasparente» è la più sostenibile:


Quella certificata non è una minaccia per le foreste. Ma va gestita in modo responsabile

MILANO - Ogni anno sono circa 400 milioni le tonnellate di carta e cartone prodotti nel mondo. La carta certificata e sostenibile non è una minaccia per le foreste: è un materiale rinnovabile, riciclabile, con un ingombro inferiore a quello di potenziali materiali sostitutivi. Ma va gestita in modo responsabile: usando materie prime sostenibili e certificate, come quelle Fsc (Forest Stewardship Council), meccanismo di garanzia sull’origine del legno o della carta. È partendo da questi dati che il Wwf ha stilato l’Environmental Paper Company Index 2012, la classifica di 19 grandi aziende, mondiali e italiane, del settore carta, produttori che hanno volontariamente reso pubblici i dati sul proprio impatto ambientale, a partire da quello sulle risorse forestali, consentendo così la valutazione della responsabilità ambientale e sociale.
CATEGORIE E CLASSIFICHE - Le categorie considerate dal Wwf sono carta da stampa, imballaggi, e tissue (carta per usi igienico-sanitari), valutate secondo criteri-chiave: approvvigionamento responsabile di risorse forestali, impatto ambientale dei processi produttivi (emissioni inquinanti, consumo d’acqua e produzione di rifiuti) e reporting socio-ambientale. Tra i partecipanti italiani - Sofidel, Fedrigoni e Burgo - il primo posto è andato al Gruppo Sofidel (noto per il marchio Regina), con il 66% di punti nella categoria tissue per il ridotto impatto ambientale dei processi produttivi: il gruppo - che ha da tempo avviato un confronto con Wwf Italia sul tema dell’approvvigionamento responsabile, oltre ad aver aderito al programma Climate Savers per la riduzione delle emissioni, è al terzo posto della classifica complessiva del comparto tissue con il 64,36%. Il terzo posto alla Fedrigoni, con un punteggio dell’80%, nella categoria carta da stampa per la voce ‘approvvigionamento responsabile di risorse forestali’ e, nella stessa categoria, il quinto posto a Burgo per la voce reporting socio-ambientale.
IMPEGNO - «Il Wwf incoraggia le aziende del settore carta a ridurre al minimo i rischi e l’impatto ambientale aumentando la trasparenza e migliorando le prestazioni, come i produttori che hanno partecipato alla classifica», dice Massimiliano Rocco, responsabile foreste di Wwf Italia. «Invitiamo anche altri produttori di carta a partecipare all’analisi Wwf sull’impronta ecologica per dimostrare, attraverso la certificazione di catene di fornitura e prodotti, il proprio impegno nella salvaguardia dell’ambiente e nella promozione di un uso corretto delle risorse forestali».

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