Quella certificata non è una minaccia per le foreste. Ma va gestita in modo responsabile
CATEGORIE E CLASSIFICHE - Le categorie considerate dal Wwf sono carta da stampa, imballaggi, e tissue (carta per usi igienico-sanitari), valutate secondo criteri-chiave: approvvigionamento responsabile di risorse forestali, impatto ambientale dei processi produttivi (emissioni inquinanti, consumo d’acqua e produzione di rifiuti) e reporting socio-ambientale. Tra i partecipanti italiani - Sofidel, Fedrigoni e Burgo - il primo posto è andato al Gruppo Sofidel (noto per il marchio Regina), con il 66% di punti nella categoria tissue per il ridotto impatto ambientale dei processi produttivi: il gruppo - che ha da tempo avviato un confronto con Wwf Italia sul tema dell’approvvigionamento responsabile, oltre ad aver aderito al programma Climate Savers per la riduzione delle emissioni, è al terzo posto della classifica complessiva del comparto tissue con il 64,36%. Il terzo posto alla Fedrigoni, con un punteggio dell’80%, nella categoria carta da stampa per la voce ‘approvvigionamento responsabile di risorse forestali’ e, nella stessa categoria, il quinto posto a Burgo per la voce reporting socio-ambientale.
IMPEGNO - «Il Wwf incoraggia le aziende del settore carta a ridurre al minimo i rischi e l’impatto ambientale aumentando la trasparenza e migliorando le prestazioni, come i produttori che hanno partecipato alla classifica», dice Massimiliano Rocco, responsabile foreste di Wwf Italia. «Invitiamo anche altri produttori di carta a partecipare all’analisi Wwf sull’impronta ecologica per dimostrare, attraverso la certificazione di catene di fornitura e prodotti, il proprio impegno nella salvaguardia dell’ambiente e nella promozione di un uso corretto delle risorse forestali».
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un messaggio qui, dai libertà alle tue opinioni!
No SPAM/SCAN