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18/11/11

Progetto Tritone Genova: produrre energia galleggiando un’idea innovativa di impianto a biomasse,


Chi l’ha detto che i centri per la produzione energetica debbano per forza situarsi sulla terraferma? Sul territorio del Belpaese il mare potrebbe offrire un’ubicazione dal minore impatto visivo e ambientale. Una linea in cui credeEuropam, azienda leader da decenni nel settore energetico, primo operatore privato italiano nella commercializzazione al consumo e all’ingrosso di prodotti petroliferi raffinati.
E ora una nuova sfida, la realizzazione di centrali termo-elettriche galleggianti nell’area del porto di Genova, dove è in fase di sviluppo un piano generale (denominato Green Port)  per l’elettrificazione delle banchine. Arrivando energia pulita dall’esterno, le navi potranno così spegnere i generatori elettrici di bordo, alimentati a loro volta dai motori utilizzati per la propulsione in mare, che inevitabilmente inquinano.

L’ambizioso progetto si chiama Tritone, ed è interamente eco-compatibile. I motori della piattaforma rimorchiabile utilizzeranno infatti olii non alimentari ottenuti dalla spremitura di semi di Jatropha,  estratti da una pianta perenne che cresce nelle zone tropicali del Brasile.
L’impianto di generazione non è costruito sopra la base di appoggio di un pontone, ma all’interno di una struttura concepita ad hoc, fattore che riduce anche il rischio di eventuali attacchi terroristici, la struttura è infatti anche in grado di immergersi parzialmente.
Lo staff di ricerca e sviluppo ha curato tutto nei dettagli, persino l’impatto estetico della struttura, che puòmimetizzarsi fino quasi a scomparire, o al contrario evidenziarsi con particolari colorazioni. Proprio come un tritone in natura.
Per realizzare il tutto servono 70 milioni di euro, una tempistica di circa 2 anni, ed è prevista la creazione di numerosi posti di lavoro. Tra i soggetti beneficiari è inserito anche l’Acquario di genova, che dalle centrali sostenibili ricaverà acqua calda e quantitativi di energia elettrica a media tensione.
Positive le impressioni anche di molti operatori portuali, soprattutto per la riduzione della superficie di specchio acqueo che i nuovi impianti  garantirebbero. Una soluzione cui guardano con estremo interesse anche fuori dai nostri confini. Vi terremo aggiornati se e quando sarà realizzata.

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