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10/12/11

Arriva il pomodoro che aiuta acqua e clima:


Mutti, leader di mercato nella produzione di concentrato, passata e polpa di pomodoro, è la prima azienda in Italia, e tra le poche al mondo, ad aver calcolato i consumi di acqua della propria produzione, dalla coltivazione del pomodoro al prodotto finito, avvalendosi del supporto scientifico del WWF e del Dipartimento per l'Innovazione dei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia (Viterbo). L’obiettivo di riduzione è tanto più importante se si pensa che a livello globale il 70-80% dell’acqua viene utilizzato per scopi agricoli (44% in Italia), ma che la fornitura di acqua, richiesta dalla continua crescita della popolazione e della produzione alimentare mondiale, ha già raggiunto la soglia critica in molte regioni, anche in Europa.

“Abbiamo ormai raggiunto i 7 miliardi di popolazione mondiale, e le pressioni che esercitiamo su tutte le risorse del pianeta sono assolutamente insostenibili – ha detto Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia - Ecco perché diventa sempre più importante attivare meccanismi che consenta a individui, istituzioni e imprese di ridurre significativamente la propria impronta sui sistemi naturali. Per questo il WWF ha avviato un percorso di trasformazione dei mercati che accompagna le imprese che esercitano inevitabili pressioni sulle risorse a ridurle in maniera significativa.” .

“Mutti rappresenta un caso virtuoso essendo una delle prime aziende al mondo a quantificare, con la metodologia ufficiale del Water Footprint Network, un target di riduzione concreto, misurabile e sfidante” - dichiara Stuart Orr, Responsabile Freshwater del WWF Internazionale – “Si tratta di un progetto innovativo che ha permesso di identificare soluzioni a maggiore efficienza, coinvolgendo attivamente la filiera agricola in percorsi virtuosi per l’ambiente”.

Questo progetto sperimentale, che non si basa su dati di letteratura ma su un effettivo calcolo dell’impronta idrica dell’intera filiera, ha preso in esame la quantità di acqua immagazzinata in ogni prodotto Mutti. Dato che l’83% dell’impronta idrica di Mutti è dovuta alla coltivazione del pomodoro, è agli agricoltori che Mutti rivolge maggiormente la sua attenzione, con una campagna di sensibilizzazione e di supporto per razionalizzare l’uso delle risorse idriche impiegate per la coltivazione.

Mutti si impegna ad agire per ridurre le due principali componenti dell’impronta idrica* (quella blu relativa ai volumi di acqua dolce sottratta al ciclo naturale per scopi agricoli o industriali, e quella grigia relativa ai volumi di acqua inquinata) attraverso:

1)    azioni dirette sui consumi idrici attraverso misure per l’incremento sia dell’efficienza sia dell’efficacia nella gestione dell’irrigazione, in termini di a) periodi, b) durata e c) volumi (impronta idrica blu).Mutti svilupperà programmi di formazione sull’innovazione tecnologica funzionale alla riduzione dell’impronta idrica e realizzerà investimenti direttamente presso i propri coltivatori, contribuendo all’acquisto di nuove tecnologie (es. sonde per l’analisi dell’umidità dei terreni) e installando 20 stazioni di rilevamento nel 2012.

2)    azioni indirette sui consumi idrici che riguardano la riduzione dei fertilizzanti -  predisponendo piani compatibili con le rese richieste – e dei pesticidi (sebbene allo stato attuale questi siano risultati già adeguati agli eventi oltre che vincolati dalla normativa vigente) (impronta idrica grigia)

Mutti effettuerà e promuoverà l’analisi del terreno per l’elaborazione di adeguati piani di concimazione  su 200 campi.

La riduzione dell’impronta idrica del 3% potrà infatti essere ottenuta riducendo dell’11,5% l’acqua per l’irrigazione (componente blu), riducendo del 30% i fertilizzanti a base di fosforo, azoto e potassio (componente grigia) oppure combinando le due precedenti misure.



La terza componente dell’impronta idrica, la verde, che è il volume di acqua piovana che le coltivazioni assorbono e rimandano direttamente in atmosfera, non è influenzabile in quanto connessa al regime naturale di precipitazioni della regione Emilia Romagna.

La metodologia utilizzata per il calcolo dell’impronta idrica è quella del Water Footprint Network (WFN), la più autorevole rete mondiale che riunisce istituti di ricerca, agenzie governative, ONG e settore privato per promuovere l'utilizzo sostenibile, equo ed efficiente delle risorse idriche mondiali.

Grazie alla partnership con il WWF, Mutti ha inoltre calcolato l'impronta di carbonio della propria attività produttiva, secondo il GHG Protocol, il protocollo internazionale messo a punto dal World Resource Institute. Attraverso l’analisi delle potenzialità di riduzione dei consumi di energia e combustibili fossili da parte degli impianti di produzione, gli obiettivi di riduzione della Carbon Footprint permetteranno all’azienda di migliorare le performance ambientali e l’impatto complessivo che i prodotti avranno sull’ambiente.

L'analisi ha permesso a Mutti di individuare un obiettivo di riduzione delle emissioni dirette del 19% entro il 2015, attraverso l’incremento e la promozione di fotovoltaico, biomasse, efficienza energetica, energy management.

 In particolare:
-    Autoproduzione del 10% dell’ energia elettrica consumata da fonti  rinnovabili
-    Calcolo entro il  2012 delle emissioni indirette e conseguente valutazione di un obiettivo di riduzione
-    Monitoraggio annuale dei risultati e rendicontazione delle misure attuate
-    Certificazione Energy Management System (ISO 50001) per la gestione  dei consumi energetici e la conseguente definizione di una Energy policy

IL PREMIO ‘POMODORINO D’ORO’



La comunicazione degli obiettivi avviene in occasione della XII edizione del premio Pomodorino d’Oro, un riconoscimento che Mutti assegna ogni anno alle aziende agricole che si sono distinte nella raccolta del pomodoro di qualità. Il Pomodorino d’Oro 2011 è stato assegnato a Luciano Franzoni di Reggio Emilia, insieme ad un premio in denaro. 40 aziende tra le 220 conferenti si sono classificate nella short list dei premiati e anche loro riceveranno un riconoscimento economico.
Quest’anno, inoltre, grazie alla partnership con il WWF, Mutti ha introdotto la Menzione Speciale “Idee per l’Acqua”, da assegnare agli agricoltori che si sono distinti nell’applicazione di pratiche di coltivazione sostenibili. L’azienda agricola Tenuta Sciuptina che ha ricevuto questo riconoscimento, ha dimostrato come l’effettuazione di interventi di riduzione del 25% di concimanti e la riduzione idrica mediante un innovativo  progetto di fertirrigazione, consentano un aumento delle rese di circa il 9%. Inoltre, la Tenuta Sciuptina ha migliorato l’efficienza dei nutrienti nella coltivazione del pomodoro da industria e ha ridotto l’impatto ambientale.

L’impegno di Mutti nel monitorare e ridurre l’impronta idrica, nonché quella di carbonio, si colloca all’interno di un percorso aziendale di elevata attenzione per la qualità, che non può prescindere anche dall’impegno nell’adottare pratiche produttive all’insegna della sostenibilità ambientale. Attraverso questo riconoscimento Mutti rafforza il suo legame con gli agricoltori che, anno dopo anno, concentrano sempre di più i loro sforzi nella produzione di un prodotto qualitativamente superiore.

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