Primo impianto a inseguimento su un bacino artificiale

IMPIANTO PILOTA - Il primo impianto pilota, terminato a settembre e realizzato in collaborazione con la toscana Koiné Multimedia e la Enertec di Trento, occupa 300 metri quadri del bacino di Colignola per 30 chilowatt installati, cioè l’energia sufficiente al fabbisogno di dieci abitazioni. «Il sistema che abbiamo brevettato è unico e sta ispirando aziende in Italia e all’estero», racconta Marco Rosa-Clot, amministratore delegato di Sit. «È arrivato perfino in California»

IMPATTO - Nel complesso, il fotovoltaico su zattere produce fino al 75% di energia in più rispetto a quello tradizionale, con costi ridotti del 20%. I nuovi pannelli potrebbero rappresentare una svolta per l’utilizzo del fotovoltaico in Italia, finora rallentato da timori legati all’impatto sul paesaggio e alla perdita di aree agricole. Poco invasivi, sono facili da rimuovere e possono occupare zone abbandonate o sottoutilizzate come laghi di cava, bacini idroelettrici o per l’irrigazione agricola. Una risorsa di cui l’Italia è ricca. «I laghi naturali e artificiali del nostro Paese sono tantissimi e coprono una superficie di oltre mille chilometri quadrati», spiega Rosa-Clot. I dati del Cnr confermano: nella sola Sicilia, i bacini occupano 75 chilometri quadrati. Il Paese del sole dovrà presto fare scelte coraggiose per proteggere l’ambiente. Un passo verso un futuro più sostenibile potrebbe partire da qui.
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