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17/11/11

Attenzione agli eco-furbetti:


Occhio agli eco furbi
Foto: Olycom
Sugli scaffali occhieggiano accattivanti confezioni verdi o bianco-verdi, ma anche gialle o arancioni: tutti colori piacevoli che richiamano l’idea di natura, energia vitale. Non mancano poi anche diciture come “naturale”, “ecologico”, “bio”. Tutte in bella evidenza.

Molti di questi prodotti però sono tutt’altro che eco-friendlyGli eco furbi infatti abbondano.

L’unica possibilità per “smascherarli” èleggere con attenzione l’etichetta. Un estratto vegetale tra decine di sostanze derivate dal petrolio non è sufficiente per definire una crema “naturale” e uno o due ingredienti bio non possono identificare uno shampoo come interamente “organico”. Attenzione dunque!

Per orizzontarsi tra i marchi c’è inoltre la certificazione. Gli enti, privati, che le rilasciano adottano standard diversi, ma perlomeno escludono, nella lista degli ingredienti cosmetici, quelli più nocivi. Quelli italiani più diffusi sono: IceaCcpbBioagricert. Quelli stranieri sono Ecocert e Cosmebio (principale enti francesi),BDIH (tedesco), Soil Association (Regno Unito). Iniziano a essere presenti anche queste certificazioni internazionali: Natrue e Cosmos Standard.

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